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Il tema di questa ricerca è rappresentato dalle forme dei confini agrari nella Padania dell’alto Medioevo, nonché dal loro status semiotico di “segni” espressivi. L’autore, in parallelo agli studi antropologici sulla liminarietà, delinea il quadro di una situazione storica peculiare, caratterizzata, fra l’altro, dalla presenza di confini eterogenei rispetto alle forme terminali più consuete. Anche la pratica della colonizzazione, l’esercizio del potere, la manifestazione della santità si rapportano a queste diverse immagini del confine. Sono i sintomi di una rottura culturale nel percepire lo spazio – certo connessa alla penetrazione germanica e, in particolare longobarda – che nella Padania dell’alto Medioevo limitò la sovranità del modello ortogonale e quadrangolare, di ascedenza romana, tipico della centuriazione della città.
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