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"Senza occhi" è un noir che si tinge d'azzurro perché è una storia che, pur narrando un'efferata cronaca di morte, si nutre d'amore e di coraggio, amore per la verità e coraggio di una presa di coscienza da parte di chi, superando l'accidia imperante nella società, non ci sta a voltarsi dall'altra parte e a chiudere gli occhi, ma scoperchia la propria coscienza e lascia che s'illumini della luce chiara di un nuovo giorno. Un libro vivamente consigliato, da leggere con occhi e cuori spalancati per accogliere le vibrazioni che la penna sensibile e provocatoria di De Angelis riesce a creare e a donare a chi, come lui, travalicando la superficialità, l'inganno e l'indifferenza, è disposto a compiere un "parto dell'anima" per far affiorare l'essenza più pura della realtà.
In questo romanzo passato e presente si intrecciano in nodi che sembrano quasi inesplicabili. Il racconto avvince già dall'inizio quando i personaggi cominciano a delinearsi, uno dopo l'altro e ciascuno con la sua vita e il suo tempo, proprio come i luoghi che si susseguono dal finestrino del treno descritti nel prologo. Il passato ritorna, sempre ed il passato è la provincia profonda, all'apparenza immutabile e ferma, quasi claustrofobica ma che a guardare più a fondo nasconde segreti a volte inconfessabili. Citando il titolo di un romanzo di Carofiglio, "il passato è una terra straniera" e lo sarà per il protagonista fino alla soluzione dell'enigma che tiene incollati alle pagine. Ad essere Senza occhi sono in tanti, troppi che non sanno o non vogliono vedere o che non possono vedere ciò che li circonda, perché hanno paura del dolore che la ricerca della verità porta inevitabilmente con se. Ma L'autore ci dice attraverso la sua narrazione chiara e fluida e piena di spunti di riflessioni, che solo attraversandola la sofferenza, fino in fondo, si può arrivare alla verità.
"Senza occhi" è uno di quei libri che divori tutto d'un fiato.La vicenda di cronaca nera e la veste di thriller,sapientemente costruito attraverso un appassionante meccanismo di scatole cinesi,fanno soltanto da scenografia al reale protagonista di questa storia:il coraggio della verità.Io trovo che questo libro sia un autentico ed appassionato inno al coraggio, al risveglio delle coscienze individuali e collettive, al nostro ruolo nel mondo, perché sono le nostre azioni, e ancor più le nostre vigliacche omissioni, in fondo, che fanno la Storia.La Verità è l'unica e sola capace di smuovere e sconvolgere le coscienze, specie quelle da troppo tempo sopite e cieche.Cieche come tutti coloro che per pusillanimità, indifferenza, ipocrisia, per il proprio tornaconto, la verità la rifuggono. ". Fernando incarna l'antieroe moderno, schivo, solitario, riflessivo, eternamente in cerca di risposte. E' uno di noi, persone rare e normali e sognatrici, che ancora crediamo che oggi si possa e si debba fare di tutto perché il mondo sia un posto migliore. Perché la verità ha un peso specifico, non conosce mezze misure, è senza se e senza ma. Non è figlia di un dio minore, non è figlia di nessuno, se non di se stessa. Esiste in sé e per sé e non puoi sfuggirle. O verità o morte. Perché "non c'è nulla di più importante della verità. La verità può uccidere, è vero, ma se non hai niente da temere, la VERITA' SALVA, salva chi la dice, salva gli innocenti e punisce i colpevoli. La verità, il coraggio delle proprie idee e delle proprie azioni, sono l'unica risposta". Se avrai avuto coraggio nella tua vita, sarai un uomo libero, perché libero è colui che ricerca e pratica la verità. La forza della verità è la libertà. Non ci potrà mai essere libertà senza verità. E' questo il grande insegnamento di questa storia. E per questo, secondo me, Senza occhi è un libro meraviglioso, intenso,commovente,costituisce una grande lezione di etica. Da leggere e rileggere.Voto 5/5
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