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Nelle memorie di Piero Caleffi si rileva la ricchezza di esperienza che abbraccia l'organizzazione politico-militare clandestina, gli interrogatori fatti di lusinghe e di sevizie, i campi di eliminazione tedeschi. Si ammira il vivo e largo senso di umanità, comprensione di tutte le idee e di tutte le posizioni effettive dei Resistenti, la virile e umana pietà delle miserie morali che sono l'altra faccia del tempo eroico; infine il vigore dello stile, che sfugge alla tentazione dell'esuberanza descrittiva ed a quella della laconicità allusiva. "Si fa presto a dire fame" appare pertanto la piu' comprensiva ed espressiva dello spirito della Resistenza e quella che, dal punto di vista letterario, rivela un temperamento di scrittore, personale e compiutamente formato, di Piero Caleffi.
Un viaggio all'interno della citta' della morte attraversando malattie bastonate putridume freddo fame umiliazioni cadaveri e cenere, uomini che di umano non avevano piu' nulla si sentivano soltanto bestie perche' cosi' venivano trasformati dall'odio nazista. L'odio nazista ha sempre sete di sangue e per dissetarsi affoga il suo prigioniero negli escrementi umani, sfracella le teste con bastoni massacra ogni giorno ma nonostante gli enormi fiumi di sangue che fa scorrere non si sente mai soddisfatto. Nessuna pieta' ne umanita' in quella citta' della morte dove tutti i prigionieri erano internati solo per morire tra indicibili sofferenze. Quelle citta' costruite da un popolo che si considerava civile soltanto perche' nella sua tracotanza era convinto di essere razzialmente superiore a tutti gli altri e usava questi suoi strumenti per dimostrarlo al mondo. Uomini affamati di morte uomini affamati di vendetta uomini affamati di cibo disposti a mangiare erba vermi escrementi pur di sopravvivere. Questa testimonianza di Caleffi e' il suo impegno affinche' i giovani sappiano fin dove puo' portare l'odio razziale e che ne prendano atto affinche' il mondo diventi un posto migliore e che l'Uomo non costruisca piu' queste citta' della morte. Mai piu' Uomo contro Uomo.
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