Poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale Sir Adrian Boult (1889-1983) trasformò praticamente da solo la BBC Symphony Orchestra in una formazione di livello internazionale in grado di attirare l’attenzione addirittura di Arturo Toscanini, Serge Koussevitzky e Bruno Walter. Dopo aver lasciato nel 1950 la BBC Symphony Orchestra, Boult divenne direttore principale della London Philharmonic Orchestra, incarico che mantenne fino al 1957. Nonostante l’età non più verde, Boult continuò a portare avanti un’attività concertistica e discografica incredibilmente intensa fino al 1978, anno in cui festeggiò il suo ottantanovesimo compleanno, registrando sia le opere dei compositori inglesi come Ralph Vaughan Williams ed Edward Elgar sia i grandi capolavori del repertorio tedesco di Beethoven, Brahms, Mozart, Schubert e Wagner. Gli studi compiuti in gioventù al Conservatorio di Lipsia con Max Reger e con il carismatico direttore Arthur Nikisch, depositario della tradizione brahmsiana, consentirono a Boult di comprendere come pochi altri le partiture del grande compositore amburghese. Nel corso di questo soggiorno a Lipsia Boult ebbe anche la possibilità di scoprire la produzione di Mendelssohn, compositore che aveva fondato il conservatorio cittadino e aveva ricoperto l’incarico di direttore dell’orchestra del Gewandhaus. La registrazione della Quarta Sinfonia di Brahms realizzata dal vivo nel corso dei Proms londinesi del 1975 rappresenta una primizia assoluta per il mercato discografico e fin dalle prime battute appare molto più coinvolgente della celebre incisione in studio effettuata tre anni prima. La qualità della ripresa stereofonica consente di apprezzare l’incredibile energia di un Boult ormai ottantaseienne, ancora capace di stregare l’esigente pubblico londinese e i producer della EMI. Anche l’Italiana di Mendelssohn fu registrata dal vivo in stereofonia e non è mai stata pubblicata in precedenza e presenta l’ulteriore attrattiva di essere una relativa rarità nella discografia di Boult, che la incise solo nel 1966 in una versione mai pubblicata su CD e nel 1954 con tecnologia mono.
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