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Romanzo ristretto in una storia privatissima, interna all'anima, scarsa di riferimenti a luoghi o date concreti, e attenta invece ad ogni sfumatura di sentimento. Formalmente si presenta come molti altri romanzi dell'autore austriaco, quasi ad andamento diaristico, benché in terza persona, con qualche passaggio brusco dal passato al presente, a sottolineare una partecipazione non più camuffabile. "Storia con bambina" è la vicenda d'amore che si snoda tra lo scrittore e sua figlia, pensata e attesa già molti anni prima della sua venuta al mondo. Quando la bambina nasce (femmina, altro dal padre e insieme suo completamento, in qualche modo sostitutiva di qualsiasi presenza femminile al suo fianco) subito lui, giovane autore già affermato ma perpetuamente in collisione con se stesso e con il mondo, trova nella figlia il suo orizzonte e confine, riuscendo solo in lei a circoscrivere ansie e pensieri. Bambina-alibi, quindi: poiché lui deve occuparsi di lei, può finalmente dare le dimissioni da tutti i rapporti con gli altri, vivere in simbiosi con la piccola, in rari momenti di totale felicità. Spesso però il rapporto tra i due diventa critico, sofferto: passano giornate intere in silenzio, ad osservarsi e a soppesarsi. L'adulto, eternamente a disagio, impone alla bambina continui trasferimenti di scuola, di città, di nazione e di lingua, condannandola a un'infanzia da esiliata. La foto che li ritrae sulla copertina del volume garzantiano è emblematica: Handke mortifero, capelli lunghi, baffi spioventi, occhiali scuri a nascondere uno sguardo che si immagina disperato, mentre la bambina bionda e interrogativa osserva l'obiettivo quasi spaventata. Il libro non dice quale destino l'aspetti, come si concluda il suo apprendistato alla vita: si chiude sul decimo compleanno di lei, e su una inevitabile, salutare separazione dal padre. Lui rimarrà probabilmente solo, come dopo ogni grande storia d'amore finita o ridotta a malinconici schemi quotidiani.
E' il primo libro che leggo di Handke, quindi non ho paragoni. Però mi ha lasciato una grande voglia di buttarmi sugli altri, perchè se questa è una sua opera minore... Lo stile è raffinato & intrigante, la storia originale e narrata con una freschezza rara. Non è datato per niente, anzi... ce ne vorrebbero oggi di libri così! Di fatto si potrebbe considerare come il percorso iniziatico di un padre che, attraverso l'esperienza di educare una figlia, riscopre i misteri e le ricchezze della sua sfera affettiva, da sempre troppo trascurata e rimossa. Papà di tutto il mondo, leggetelo!
Attraverso i rami intrigati di uno stile cervellotico e freddo, c'è questa storia del rapporto di un padre con la propria bambina. E' difficile trovare un romanzo che tratti questo argomento; qui è stato fatto con maestria, senza luoghi comuni e con molta discrezione e anche, se vogliamo, tenerezza.
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