Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Stragi tedesche e bombardamenti alleati. L'esperienza della guerra e la nuova democrazia a San Miniato (Pisa). La memoria e la ricerca storica - copertina
Stragi tedesche e bombardamenti alleati. L'esperienza della guerra e la nuova democrazia a San Miniato (Pisa). La memoria e la ricerca storica - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 4 liste dei desideri
Stragi tedesche e bombardamenti alleati. L'esperienza della guerra e la nuova democrazia a San Miniato (Pisa). La memoria e la ricerca storica
Attualmente non disponibile
14,54 €
-5% 15,30 €
14,54 € 15,30 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
14,54 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
14,54 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Stragi tedesche e bombardamenti alleati. L'esperienza della guerra e la nuova democrazia a San Miniato (Pisa). La memoria e la ricerca storica - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


Avvalendosi di approcci storiografici diversi, il volume ricostruisce le vicende che accompagnarono la liberazione della cittadina di San Miniato di Pisa nell'estate del 1944 e il drammatico eccidio del duomo, episodi noti ai più anche grazie alla poetica lettura che ne diedero i fratelli Taviani nel loro film "La notte di San Lorenzo". Contrariamente a quanto si era sino a pochi anni fa pensato, l'esplosione che causò l'incendio in cui persero la vita 55 civili non avvenne per effetto di una mina o di una granata tedesche, ma fu originata da una bomba americana. Ciò che rende attuale questo volume sono quelli che in gergo potrebbero essere definiti gli "effetti collaterali" di "guerre giuste" finalizzate alla "esportazione della democrazia".
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2005
3 novembre 2005
112 p., ill. , Brossura
9788843035953
Chiudi

Indice

Introduzione, di Leonardo Paggi 1. Storia di una memoria antifascista, di Leonardo Paggi 1.1 Un antifascismo proanicricano 1.2 Comune e la costruzione di una memoria pubblica della strage 1.3 Giubbi, il capo, espiatorio la calunnia, la lotta politica 1.4 La memoria antifascista nei contrasti della Guerra fredda, e oltre 1.5 La memoria antifascista nella crisi della Prima repubblica 2. L'esperienza della strage nella tradizione orale di San Miniato, di Giovanni Contini 2.1 Le interviste sessanta anni dopo i fatti: un montaggio 2.2 La memoria della Strage in Duomo a San Miniato: effetto Rashomon' 2.3 Le testi monianze di sessanta anni or sono: la fase aurorale della memoria 2.4 Continuità e innovazione nella storia della memoria 3. Le commemorazioni della strage nella stampa locale, di Sheyla Moroni 3.1 1945-1953: la rimozione 3.2 Il velo che si squarcia 3.3 Il ventennale 3.4 Il trentennale 3.5 Il quarantennale 3.6 1986: il centenario della nascita di Giubbi 3.7 Gli anni Novanta: dalle interpretazioni storiche alla polemica politica 4. La 3. Panzer-Grenadier-Division a San Miniato, di Carlo Gentile 4.1 La strage del Duomo nei documenti, degli archivi tedeschi 4.2 Una Divisione "ordinaria" nella "guerra ai civili" 4.3 Appendice 5. Una riflessione retrospettiva sul caso di San Miniato, di Pier Luigi Ballini 5.1 Massacri e liberazioni in Toscana 5.2 La strage di San Miniato un caso a sè 5.3 Le diverse versioni della strage 5.4 La memoria e la politica.

Voce della critica

Il 22 luglio 1944 il comune di San Miniato conosce da vicino la crudeltà della guerra: cinquantacinque persone trovano la morte all'interno del duomo a causa di una violentissima esplosione. La strage viene attribuita alle truppe tedesche che occupano la cittadina in quei giorni. L'inchiesta sul caso si conclude con una sentenza di colpevolezza ai danni della Panzer-Grenadier-Division. La tesi del giudice Giannattasio sulla base delle testimonianze raccolte è la seguente: le truppe tedesche riuniscono parte della popolazione locale nella chiesa e dopo aver chiuso le porte innescano un ordigno bellico che agendo dall'interno produce la strage e la distruzione del duomo. A distanza di un decennio però il caso è riaperto dalle autorità ecclesiastiche locali: accurate perizie balistiche rivelano che una granata americana è stata gettata dall'alto ed è penetrata nel duomo dall'esterno. L'intervento della curia è volto più che a discolpare i tedeschi a riabilitare la figura del vescovo Giubbi accusato di aver avallato la strage. Paggi con i contributi di Giovanni Contini Sheyla Moroni Carlo Gentile e Pier Luigi Ballini ripercorre le fasi della vicenda. Molti sono i motivi che concorrono a “confondere le acque”. La costruzione di una memoria pubblica è il primo ostacolo alla risoluzione del caso in quanto il Comune assume una versione ufficiale che molto difficilmente è poi disposto a rinnegare. Tutto ciò è favorito dal clima politico dei primi anni del dopoguerra: l'antifascismo e il filo-americanismo sono i punti di riferimento ideale del nuovo establishment di governo. Le stesse testimonianze dei sopravvissuti subiscono l'influenza del clima politico.


Francesca Somenzari

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi