L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2001
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Pura azione adrenalinica su carta, piena di scene tonitruenti e colpi di scena al limite dell'inumano. Un film con Steven Segal, quindi un livello in definitiva modesto. Tutto sommato perdibile.
Delusione. Dialoghi banali. Molto banali. Personaggi sempliciotti, stereotipati in maniera stucchevole (i cattivi sono anche brutti, volgari e col fiato puzzolente...). Presupposti di trama e sviluppi poco verosimili. Va ben la “sospensione dell’incredulità”… ma qui si richiede la stessa che si dedica ai cartoni animati di Beep Beep e Wile Coyote! Mi piace Cussler e il suo Dirk Pitt pur nelle forzature di quelle trame (quindi con l’adeguata applicazione della sospensione d’incredulità che quel tipo di storie richiede), ma qui è difficile farlo perché il meccanismo è rozzo, grezzo, ridondante, eccessivo… E lo stile è pietoso: usa aggettivi a profusione per “colorare”, ma senza raggiungere quei quadri che danno sostanza e sapore a scene anche d’azione. Non si può dire che al ragazzo manchi la fantasia (lo ha pubblicato a 25 anni) ma avrebbe bisogno di maturare un po’, o di essere guidato da un buon editor. A parte le vistose limitazioni di stile, vi sono evidenti lacune nel raccordare scene e momenti, nella forzatura di alcuni tempismi, nella plausibilità di comportamenti dei protagonisti in scena, persino nelle “misure” di fatti e oggetti che descrive. Esempi? Gente che riesce a sparare pur con spalle perforate da pallottole, tizi che con le gambe mitragliate riescono a tenere il passo di un corridore sano in un bosco… altri che “il corpo sussultò colpito da almeno un milione di pallottole…”. Un milione? Che senso della proporzione e della verosimiglianza ha questo scrittore? Come fa un corpo umano a beccarsi un milione di pallottole (“almeno”, dice… quindi forse più). Pesassero solo 10 grammi l’una (e certo è di più) sarebbe come dire “quel corpo s’è beccato 10.000 kg di piombo”. Dove li ha messi? Dice che ha voluto scrivere “un romanzo senza porre limiti alla fantasia…” beh, ma allora perché non scrive romanzi fantasy? In quelli di azione ci deve essere un minimo di legame con la realtà e la credibilità. E’ un romanzo o un videogioco? Uno dei pochi libri per cui mi son pentito dell’acquisto e del tempo.
Delusione. Dialoghi banali. Ma molto. Personaggi sempliciotti, stereotipati in maniera stucchevole (i cattivi sono anche brutti, volgari e col fiato puzzolente...). Presupposti di trama e sviluppi successivi poco verosimili. Va ben la “sospensione dell’incredulità”… ma qui si richiede la stessa che si dedica ai cartoni animati di Beep Beep e Wile Coyote! Mi piace Cussler e il suo Dirk Pitt pur nelle forzature di quelle trame (quindi con l’adeguata applicazione della sospensione d’incredulità che quel tipo di storie richiede), ma qui è difficile farlo perché il meccanismo è rozzo, grezzo, ridondante, eccessivo… E lo stile è pietoso: usa aggettivi a profusione per “colorare”, ma senza raggiungere quei quadri che danno sostanza e sapore a scene anche d’azione. Non si può dire che al ragazzo manchi la fantasia (questo lo ha pubblicato a 25) ma avrebbe bisogno di maturare un po’, o di essere guidato da un buon editor. A parte le vistose limitazioni di stile, vi sono evidenti lacune nel raccordare scene e momenti, nella forzatura di alcuni tempismi, nella plausibilità di comportamenti degli attori in scena, persino nelle “misure” di fatti e oggetti che descrive. Esempi? Gente che riesce a sparare pur con spalle perforate da pallottole, tizi che con le gambe mitragliate riescono a tenere il passo di un corridore sano in un bosco… altri che “il corpo sussultò colpito da almeno un milione di pallottole…”. Un milione? Che senso della proporzione e della verosimiglianza ha questo scrittore? Come fa un corpo umano a beccarsi un milione di pallottole (“almeno”, dice… quindi forse più). Pesassero anche solo 10 grammi l’una (e certo pesano di più) sarebbe come dire “quel corpo s’è beccato 10.000 kg di piombo”. E dove li ha messi? Dice che ha voluto scrivere “un romanzo senza porre limiti alla fantasia…” beh, ma allora perché non scrive romanzi fantasy? In quelli d'azione ci deve essere un minimo di legame con la realtà e la “credibilità”. E’ un romanzo o un videogioco? Io mi son pentito dell’acquisto e del tempo spesi
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafetyibs@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore