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La versione da me vista è quella con audio originale in giapponese e con sottotitoli in italiano. Posso affermare che è stato splendido poter gustare i dialoghi in lingua originale e ciò ha aggiunto bellezza alla pellicola. E' un film che cattura con la sua drammatica descrizione del tramonto di un'epoca e della casta guerriera che l'ha contraddistinta. Non voglio dare anticipazioni sulla trama perché sarebbe un peccato guastare la visione a chi si accinge a guardarlo per la prima volta. Dico solo che una romantica storia d'amore si intreccia con la storia giapponese, con le contraddizioni di un tempo lontano e con le drammatiche vicissitudini di un samurai che, ormai conscio del mutare dei tempi, pensa solo a prendersi cura della sua famiglia e a vivere nell'agognata pace domestica. Infatti, il periodo Meiji è alle porte e con esso la modernità travolgerà ogni cosa: prestate attenzione al racconto finale della figlia del protagonista e capirete che le modalità della sua stessa morte non sono casuali… Noi europei siamo sempre ammaliati dal periodo Edo (1603-1868) e restiamo affascinati dalla rigida cultura giapponese di quella che fu una società feudale e molto isolata. Ammetto di amare i film giapponesi ambientati nel periodo dello shogunato e consiglio la visione di questo film a tutti coloro che, come me, provano quella strana nostalgia di epoche mai vissute.
film assolutamente di stampo giapponese, che fa sprofondare nella loro immensa arte e cultura, ma aprendo, stavolta, le porte ai sentimenti. cinema allo stato dell'arte!
Un film profondo, di grande eleganza, che richiama per qualità e poesia il miglior Kurosawa. Il registro recitativo è talora gravato di stilemi e maschere caricaturali che non appartengono al cinema occidentale ma alla cultura teatrale giapponese, tuttavia l'approccio intimista e sotto le righe di Sanada è da manuale. Per intenditori. Attenzione: il film è sottotitolato in italiano.
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