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Uironda
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La provincia italiana si mescola ai luoghi esotici di frontiera, istantanee di plastica rassicuranti che si trasformano in incubi ineccepibili di assurdità fantastiche che conducono a un mondo adiacente, simile al nostro ma che presenta i connotati dell'incubo, dello “strano", di un male le cui arcaiche radici affondano nel terreno dell’inconoscibile. Due romanzi brevi e otto racconti sono le pietre miliari che ci guidano, in una labirintica discesa orizzontale, nei meandri dell’altrove, dove i luoghi sono vuoti e contemporaneamente densi della materia dei sogni.
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Autore:
Curatore:
Illustratore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
2020
In commercio dal:
9 gennaio 2020
Pagine:
200 p., Brossura
EAN:
9788898953936
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Lu
27 luglio 2020
Non mi sono sorpreso di trovare una citazione di Chuck Schuldiner, lo scomparso leader dei Death, in epigrafe al racconto di questa antologia che da solo ne giustificherebbe la lettura. Come per il metal estremo, Luigi Musolino usa simboli grafici e viscerali per parlare dei temi che stanno alle radici del nostro quotidiano, il genere di domande che ci tengono svegli la notte. Come per il metal estremo, usa la mostruosità, la dissonanza e la repellenza per raccontare la difficoltà (o l’impossibilità) di restare umani in un mondo che umano lo è sempre di meno. La differenza è che se il metal estremo può risultare impenetrabile a un primo ascolto, in "Uironda" lo stile di scrittura è immediato e trasparente, assorbe dalle prime righe e non lascia più la presa.
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Sandro Gramm. '74
25 marzo 2019
Autore contemporaneo di tutto rispetto, opera di rilievo nel panorama desolante attuale, in cui il weird è divenuto puro intrattenimento privo di profondità di contenuti, asettico filosoficamente ed esotericamente insignificante, quest'opera è invece profonda e fa pensare, come dovrebbe essere il weird nella sua essenza. Buona l'atmosfera generale, così come le trame, lo stile a volte scade un pò, ma non incide marcatamente nell'effetto complessivo. Raccolta di novelle e racconti che cattura, efficace ed incisiva.
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Sandro Gramm. '74
24 marzo 2019
Finalmente un autore italiano contemporaneo che soddisfa in pieno le mie aspettative. Buone le idee, la qualità immaginativa, le atmosfere delle storie, da rivedere qualche sbavatura stilistica. Ma in un panorama così misero, in particolare nel nostro paese, in cui il weird è diventato puro intrattenimento e divertimento, perdendo l'antica profondità filosofica e di pensiero, un autore come Musolino rappresenta per me, vero oro colato. E chi vi scrive ha spesso sostenuto giovani scrittori e scrittrici italiani, acquistando spesso libri che mi hanno fortemente deluso, sia per questioni stilistiche, dato che oggi il linguaggio scritto è identico a quello parlato, sia per la prosaica qualità delle invenzioni fantastiche, che non stimolano per niente il pensiero e l'immaginazione. Spesso si richiede a livello editoriale per pubblicazioni di questo genere un'originalità che sovente risulta invece sterile ed artefatta, fine a se stessa. Dipendesse da me, meno pubblicazioni e più sostanza, il weird è una cosa seria, anche nelle sue declinazioni umoristiche (es. Bierce e Jean Ray), ed di questi tempi grazie all'era digitale, in tanti si credono artisti, improvvisandosi scrittori...
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