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Anno edizione: 2022
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Un uomo solo racconta con la forza immersiva del romanzo il tormento, le contraddizioni e i sogni di un artista fuori dal tempo.
Sanremo, 26 gennaio 1967. La Riviera è pronta a ospitare il Festival della Canzone Italiana: i giornalisti già parlano di un'edizione rivoluzionaria, perché sul palco si sfideranno la vecchia guardia guidata da Claudio Villa e Domenico Modugno e le voci nuove, come I Giganti, Little Tony, Lucio Dalla. E Luigi Tenco. Tenco è più conosciuto come autore che come interprete ed è lì perché vuole che il grande pubblico impari ad apprezzarlo: ha deciso che d'ora in poi nelle sue canzoni parlerà di problemi sociali, di disoccupazione, di legge sul divorzio, di mafia, e vuole che tutti lo ascoltino, anche il pubblico delle canzonette, perché "le idee non valgono da sole, valgono solo se qualcuno le recepisce". Insieme a Dalida, la diva francese con cui ha avuto un'intensa ma breve relazione, canterà Ciao amore, ciao che racconta la grande emigrazione dalla campagna verso la città, una canzone orecchiabile ma impegnata. Mentre si avvicina il momento dell'esibizione, però, Tenco capisce che sta tradendo se stesso, che lui non ha nulla a che fare con quel mondo. È nervoso, beve, le ultime prove sono un disastro, e quando sale sul palco appare già rassegnato; l'esibizione è pessima, le giurie bocciano la canzone, che non viene nemmeno ripescata. La delusione lo rende furioso, non segue Dalida e gli amici della casa discografica al ristorante, torna in albergo. Alle 2,10 viene ritrovato morto, disteso sul pavimento della sua camera. Attraverso testimonianze e una meticolosa ricerca d'archivio, Antonio Iovane ricostruisce in un lunghissimo piano sequenza l'ultimo giorno di vita di Luigi Tenco ma anche le ore successive, quelle in cui si accavallano dichiarazioni terribili da parte di colleghi cantautori e giornalisti, quelle del più tragico e indegno "show must go on" che l'Italia abbia mai conosciuto. Un uomo solo non cerca di far luce sul presunto suicidio di Luigi Tenco, ma racconta con la forza immersiva del romanzo il tormento, le contraddizioni e i sogni di un artista fuori dal tempo.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il libro racconta l’ultimo giorno della vita di Tenco e il giorno successivo. Non ho apprezzato particolarmente lo stile della scrittura ma mi ha regalato grandi sensazioni. Non sarà il libro più completo sulla vicenda, certo, ma ne è valsa la pena. Felice di averlo letto.
Per chi ha dimestichezza con i libri che raccontano la biografia artistica ed esistenziale di Luigi Tenco, la lettura del contributo che Antonio Iovane ha dedicato alla figura del Cantautore risulta nel complesso deludente.
Recensioni
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