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Il quartiere periferico di Milano, Quarto Oggiaro, è al centro di questi racconti che narrano storie vere di creature emarginate e senza patria.
scheda di Vittori, M.V., L'Indice 1989, n. 1
Tra l'Upim, il "Kriminal bar", quartieri incolori e desolati appartamenti condominiali si snodano le vicende dei personaggi. Niente di eroico, niente di folkloristico : nella triste appendice milanese di Quarto Oggiaro domina il freddo. Anche la temperatura di questi racconti è fredda: le emozioni si prosciugano, la vita dei personaggi scorre su tracciati ridotti all'osso: non c'è posto per i figli, nella casa di Andrea e Laura; non c'è posto per l'avventura nella vita di Pino Mattioli; non c'è posto per la fama e la gloria neppure per chi ha un nome altisonante come Paolo De Paoli. Eppure, c'è sempre qualcosa - un minuscolo granello d'irrazionalità, una svista - che s'incarica di far deragliare queste scialbe esistenze: un banale elettrodomestico, preso incautamente a pedate, può decretare la morte del suo avversario (Il frigorifero); l'omissione di un particolare del magico rito di ogni sera-la chiusura della chiavetta del gas-fa morire asfissiato Andrea (Dimensione notte); il metodico Pino Mattioli uscito per andare incontro alla solita squallida serata, si ritrova solo ad affrontare un viaggio a ritroso che lo condurrà di fronte alla rivelazione della sua realtà effettiva: cadavere (L'ascensore). Freddezza emotiva, si è detto: ma neanche il linguaggio, qui, vuole riscaldarsi: come un rasoio, taglia, squadra, smembra le frasi, le scarnifica. Le parole si accampano, perentorie, al centro della pagina, reclamando attenzione. La sua valigia da scrittore esordiente Vito Piazza l'ha messa sul letto.
Il quartiere periferico di Milano, Quarto Oggiaro, è al centro di questi racconti che narrano storie vere di creature emarginate e senza patria.
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