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Il vate e il mecenate - Gabriele D'Annunzio,Riccardo Gualino - copertina
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Il vate e il mecenate
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Il vate e il mecenate - Gabriele D'Annunzio,Riccardo Gualino - copertina
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Descrizione


Un carteggio curioso tra Gabriele D'Annunzio, il poeta-vate, l'estetistico cultore della vita come opera d'arte, e il "mecenate" Riccardo Gualino, personaggio poliedrico e versatile, capitano di imprese - talvolta temerarie in campi diversi di investimento e di profitto. Due intelligenze a confronto nell'interpretazione di un copione gustosamente prevedibile: da un lato l'endemico bisogno di danaro del poeta, dall'altro lo strategico sottrarsi dell'imprenditore dissimulato da qualche sempre accorta e calcolata concessione. L'indubbio interesse di questo carteggio è qui accompagnato da un esauriente excursus entro la passione, dilettantesca ma - almeno a tratti non indecorosa, che Gualino nutrì per la scrittura: due ante di un dittico che introduce all'aspetto sicuramente meno noto dell'attività di un 'realizzatore' dalla personalità multiforme e plurale.
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Dettagli

2016
4 febbraio 2016
9788884197627

Conosci l'autore

Gabriele D'Annunzio

1863, Pescara

Debuttò giovanissimo con la raccolta di versi Primo vere (1879), cui seguì nel 1882 Canto novo, nel quale è evidente l’imitazione di Carducci temperata da una già personale vena sensuale e naturalistica. A Roma, dove iniziò (ma non concluse) gli studi alla facoltà di lettere, D’Annunzio visse all’insegna della mondanità e dell’estetismo, sempre alla ricerca di nuove sensazioni in nome di un compiaciuto erotismo al quale sarebbe rimasto fedele sino alla fine con ossessive varianti. Dal decadentismo europeo assimilava, intanto, ideali di sensibilità e di raffinatezza e il gusto del tecnicismo formale: nacquero così, accanto ad alcune raccolte di versi, romanzi come Il piacere (1889), Giovanni Episcopo (1891)...

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