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Vestivamo da Superman - Bill Bryson - copertina
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Vestivamo da Superman

Descrizione


Cosa significava crescere nell'America degli anni Cinquanta? A raccontarcelo è Bill Bryson che col suo tono scanzonato ha il dono di saper trasformare un'infanzia felicemente normale in un percorso di formazione irto di ostacoli tragici e spassosi. Così, la tranquilla cittadina di Des Moines, persa nelle grandi pianure del Midwest, dove è cresciuto l'autore, diventa l'osservatorio privilegiato per raccontare l'involontario umorismo di un'America felice e poco consapevole, che vive nell'ossessione dei comunisti e della bomba H, e che sembra crogiolarsi nell'ingenua convinzione che il futuro a portata di mano sarà strabiliante e colorato come in uno dei film di fantascienza di cui il giovane Bryson è appassionato spettatore. MacCarthy e i fumetti, le fiere di paese e Disneyland, i primi cibi precotti e le esplosioni nucleari appena fuori Las Vegas: un catalogo di eventi e ricordi che ricostruisce la stagione in cui il mondo coltivava ancora dei sogni.
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Dettagli

TEA
2
2014
Tascabile
10 luglio 2014
312 p., ill. , Brossura
9788850237074

Valutazioni e recensioni

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Marco
Recensioni: 4/5
Sognare non costa nulla ...

Bellissimo affresco di un tempo passato … Bryson ci conduce con maestria nell'unico periodo della nostra storia recente , dove sognare , idealizzare e creare era la norma per lasciare alle spalle l’orrore della mostruosità della guerra. Da leggere e sorridere !

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Chiara Innocenti
Recensioni: 4/5

Ennesimo libro che leggo di Bill Bryson. A tratti un po'lento, però ha dei momenti meravigliosi, molti. Ogni capitolo inizia con una breve notizia di cronaca tratta da qualche giornale degli anni '50. Tutte stupende. E poi tutto il libro. L'infanzia dell'autore negli anni '50. La mania per la modernità, la mentalità puritana, i picnic la domenica ad osservare con la famiglia qualche esplosione nucleare fatta nel deserto del Nevada, il senso di invincibilità, il racconto esilarante dei momenti di noia della sua infanzia nel midwest (o forse oltre), la narrazione delle manie dei suoi genitori -già descritte in altri libri- davvero divertente e anche tenero. Certo Bill Bryson inventa ed esagera, Adora l'iperbole. Ma riesce sempre in maniera imprevista a strapparmi delle grandi risate. Grazie!

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Alessandro
Recensioni: 5/5

Pensando a questo libro non so da dove cominciare per descrivere quanto nostalgico e divertente esso sia. Non lo so proprio perchè ad ogni ricordo di un episodio narrato con maestria e poesia da Bryson se ne lega subito un altro e poi un altro e un altro ancora. Sospeso tra commedia e ricordo, immagine di un'America che non sarà mai più, Vestivamo da Superman è un piccolo capolavoro da leggere e rileggere come si vede una commedia carica di disilluso sarcasmo e nera ironia. Imperdibile.

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Bill Bryson

1951, Des Moines (Iowa)

Giornalista e scrittore statunitense. I genitori, William and Mary Bryson ebbero altri due figli, Michael e Mary Elizabeth. Iniziò gli studi presso la Drake University ma li abbandonò nel 1972 quando decise di girare per quattro mesi per l'Europa. Fece ritorno in Europa l'anno successivo, con il suo compagno di scuola Stephen Katz. Alcuni episodi di questo secondo viaggio vengono rispolverati in Una città o l'altra, che documenta un viaggio simile intrapreso da Bryson vent'anni dopo.Nel 1975 la coppia tornò negli Stati Uniti dove Bryson terminò gli studi. Nel 1977 si trasferirono nuovamente nel Regno Unito dove rimasero fino al 1995. Durante la sua permanenza nel Regno Unito Bryson lavorò come giornalista, prima per il The Times e più tardi...

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