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LIBRO

Zio Vania

Name: Zio Vania
Price: 9.02 EUR
Availability: InStock
Rating: 5 (1 reviews)
Author: Anton Cechov
ISBN: 8817013323

di Anton Cechov (Autore)

Luigi Lunari (Traduttore)

Rizzoli, 2006

Recensioni: 5/5

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Descrizione

Scritto nel 1897, Zio Vania è uno dei capolavori assoluti del teatro cechoviano. Nei quattro atti si intrecciano le monotone conversazioni e le banalissime vicende di un gruppetto di personaggi. La ricostruzione minuziosa di atmosfere sospese e vagamente inquietanti, l'indifferenza abulica dei personaggi intorno agli eventi, l'indefinito senso di attesa di una catastrofe incombente rendono questo testo una geniale anticipazione della drammaturgia novecentesca.

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Dettagli

Autore:

Anton Cechov

Traduttore:

Luigi Lunari

Editore:

Rizzoli

Collana:

BUR Pillole BUR

Anno edizione:

2006

Formato:

Tascabile

In commercio dal:

6 settembre 2006

Pagine:

95 p., Brossura

EAN:

9788817013321

Valutazioni e recensioni

5/5

Recensioni: 5/5

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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Cristiano Cant 06 luglio 2018

Recensioni: 5/5

Uno scenario dove il non detto, il taciuto, aleggia fra i respiri come una verità che sta per erompere. Segreti e frustrazioni, monologhi e scontri su 'quel che poteva essere' di ogni esperienza in gioco, carriere, affari, e soprattutto le spinte del desiderio nel sogno degli amori. La parola sembra già cenere calda sotto ogni discorso, l'eco di un tonfo, di una perenne caduta, di una sconfitta per chiunque, e il tutto nel lavoro dei pensieri dove la speranza invece pare stia ancora alzandosi e tentare una presa. Mentre si spera e si vive è già sospeso - si vede, si tocca - la lacerante certezza della perdita. Tutto finito, andato, perdono tutti, vecchi e giovani, fratelli ed estranei, in un quadro che è veramente un tremendo idillio di noia e di infelicità fra i più alti usciti fuori dal teatro moderno. L'atmosfera è già come segnata da qualcosa di spento, una specie di febbre interiore pregna di scelte sbagliate, di un passato che torna ci suoi potenti errori, quella dolce vita viziata di campagna che addormenta le ambizioni in un sonno lungo decenni, finché ci si risveglia e si grida - ormai invano - la propria morte ad occhi svegli priva anche di un solo filo di autonomia, di ribellione, di libertà spesa davvero. Dopo aver visto rappresentato a teatro questo meraviglioso testo, ho anche visto il film di Louis Malle - Vanja sulla 42ma strada - splendido! L'adattamento vale da solo due ore di puro incanto intellettuale. Capolavoro assoluto, impeccabile, il monologo finale di Sonja, creatura di una bellezza d'animo rarissima nel panorama della letteratura tutta, le gemme che il suo cuore lascia sgorgare dal grigio della sua vita chiusa, dalla rassegnazione per il suo amore non ricambiato dal dottore, sono un vertice di commozione assoluta.

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Anton Cechov

1860, Taganrog (Russia)

Scrittore e drammaturgo russo. Cresciuto in una famiglia economicamente disagiata, si trasferì nel 1879 a Mosca dove si iscrisse alla facoltà di Medicina. Laureatosi nel 1884, esercitò solo saltuariamente, dedicandosi esclusivamente all'attività letteraria. Nel 1890 raggiunse attraverso la Siberia l'isola di Sachalin, sede di una colonia penale, e sulle condizioni disumane in cui vivevano i forzati scrisse L'isola di Sachalin. Minato dalla tubercolosi, passò vari anni nella piccola tenuta di Melichovo, nei pressi di Mosca. Nel 1895 conobbe Tolstoj, cui rimase legato da amicizia per tutta la vita. Nel 1900 venne eletto membro onorario dell'Accademia russa delle scienze, ma si dimise due anni dopo per protesta contro l'espulsione di Gor'kij. Nel 1901 si sposò....

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