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recensione di Rolando, A., L'Indice 1993, n. 4
Un'altra guida ornitologica! Dopo decenni di stasi in questo campo (fino agli anni settanta l'ornitologo amatore italiano aveva a disposizione solo due testi: il leggendario "Peterson-Mountfort-Hollom" e il "Bruun-Singer"), si assiste ora ad un significativo fiorire di testi ornitologici per il grande pubblico. Questa di Gensbol è la terza guida ai rapaci europei che compare sul mercato italiano, dopo quelle di Chiavetta (1981) e di Porter e collaboratori (1985). È la riprova più evidente che anche nel nostro paese l'interesse per il mondo animale e, più in generale, per tutto quello che è connesso con l'ambiente naturale e la sua salvaguardia, è in fase di rapida crescita.
L'opera è articolata in tre parti distinte. La sezione introduttiva, di solito carente o addirittura assente nelle guide ornitologiche, risulta particolarmente ricca. Tra le altre tematiche vengono affrontate anche quelle relative alla conservazione dei rapaci sottoposti alle minacce dell'inquinamento e della caccia. Segue la descrizione delle varie specie, di cui vengono brevemente forniti i dati relativi alla riproduzione, all'alimentazione e alle tecniche di caccia. Ogni specie è in genere accompagnata da una fotografia scattata in natura e da una cartina distributiva. Ogni descrizione è anche integrata da una stima degli effettivi, presentata spesso sotto forma di tabella. I censimenti dei rapaci diurni, come noto, sono effettuabili solo in determinate circostanze e pertanto questi dati quantitativi, anche se approssimativi (come tutte le stime), sono assai utili, in particolare quando forniscono indicazioni sulla vulnerabilità specifica nei vari contesti regionali.
L'ultima parte della guida è dedicata all'identificazione dei rapaci in volo. Chiunque abbia provato a osservare i rapaci diurni "sa" che spesso l'unica chance di identificazione si ha quando l'uccello sfreccia per pochi secondi nel cielo sopra le nostre teste. Il riconoscimento immediato della silhouette, del modello di colorazione e del tipo di volo è quindi essenziale ai fini di una corretta identificazione. L'opera è corredata da circa 200 titoli bibliografici e questo può risultare di una qualche utilità a coloro che vorranno approfondire aspetti particolari della biologia dei rapaci diurni. Il giudizio non può che essere assai positivo. Il lettore non dovrà comunque dimenticare che la stesura originale di questa guida è del 1984 e pertanto molti dati di questi ultimi dieci anni non possono essere stati riportati nel testo. Per quanto riguarda l'Italia, comunque, si è proceduto (ad opera di Mario Chiavetta che ha pure curato traduzione e adattamento dal francese) a un aggiornamento dei dati fino a tutto il 1990.
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