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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il tema è di quelli tipicamente trattati in modo molto ideologico (ed a volte buonista) e quindi ho cercato qualche info più scientifica; in questo senso il testo è molto buono ed equilibrato e lo consiglio a chiunque voglia valutare la questione senza ideologia e pulsioni di stomaco ma fondandosi su dati. Tratta delle argomentazioni al si/no alla cancellazione; a tratti argomentaz ideologiche ed etiche (specie da parte del si), molte argomentaz pratiche e suffragare da dati (dalla parte del ni, la parte del no ho scoperto che non esiste). Il pregio/difetto consiste nella quantità di citazioni di autori e studi (buono per chi vuole approfondire ma un po' dispersivo per una lettura informativa); se non si cerca di memorizzarli ma si presta attenzione solo alla cronologia dello sviluppo delle ricerche (questa si fondamentale) il testo scorre facile e comprensibile per chiunque. Il pregio è nell'essere molto ben equilibrato tra le due parti, riconoscere la riluttanza iniziale di alcuni enti e la presenza ancora oggi, l'equilibrio ed i buoni progetti tra l'80 ed il 95, infine l'espansione della cancellazione a scapito di vincoli di più lungo periodo a garanzia della tutela del risultato. Il tutto sempre senza mai sbilanciarsi al pro o contro certi atteggiamenti. Il difetto forse sta proprio qui, nell'assenza di un'opinione originale dell'autore; in questo senso il libro sembra molto lo sviluppo di una tesi di sintesi triennale.
Recensioni
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A conferma di una felice iniziativa editoriale, anche questo volumetto della serie "Farsi un'idea" fornisce le coordinate essenziali per raccapezzarsi entro una questione, come la cancellazione del debito, dai mille risvolti. Gli autori, che lavorano al Servizio studi della Banca d'Italia e all'Università di Siena, ci tengono infatti a chiarire in apertura che "i fatti sono (
) più complicati" di quanto possa sembrare a prima vista. Un centinaio di pagine dopo anche il lettore ne è convinto, dopo essere passato attraverso cinque nitidi capitoletti dedicati, rispettivamente, all'efficacia degli aiuti internazionali, all'idea stessa della "cancellazione del debito", ai programmi concreti di riduzione del debito, ai problemi e alle prospettive di questi progetti e a una riflessione conclusiva sulla questione della povertà nel mondo. Ne emergono tre elementi fondamentali, nei quali si riassumono analisi spassionata e sincera sensibilità per la questione da parte degli autori. Il primo è la necessità di fare i conti con l'indisponibilità dei paesi ricchi a "concedere cifre potenzialmente enormi per la cancellazione del debito o per aumentare gli aiuti". Il secondo è quello di approfondire l'esame dei vincoli, strutturali e di politiche, interni ai paesi beneficiari degli aiuti, che limitano l'efficacia di questi ultimi. Il terzo è il fatto di non sottovalutare il ruolo svolto anche dalle "proposte iniziali", apparentemente "troppo semplicistiche e velleitarie", nel produrre "i progressi fatti nell'ultimo ventennio".
Ferdinando Fasce
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