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La storia di un poliziotto accusato ingiustamente e rovinato da subdoli giochi di potere sembrerebbe ormai fin troppo abusata. Tanti film partono da questo per poi sviluppare trame diverse. Non tutti i film, però, riescono a raccontare una storia originale. L’idea di girare la gran parte delle scene a 78 piani di altezza ha però dato originalità alla trama di 40 carati. Dopo una prima fase di grande confusione lo spettatore viene portato per mano a cercare di capire il motivo che ha spinto il protagonista a salire sul cornicione di una delle finestre presenti ai piani più alti di un hotel famoso. Cosa si nasconde dietro questa decisione? Insomma 40 carati ha un buon ritmo, un buon cast di attori protagonisti, una buona sceneggiatura e un discreto regista. Vi consiglio quindi la visione.
E' bello nella prima parte, poi un pò meno però per una serata ci può stare.
New York. Un ex poliziotto riesce ad evadere dalla prigione dove è rinchiuso approfittando delle esequie del padre. L'uomo salirà allora sul cornicione di un hotel del centro per professare la propria innocenza relativa ad un'accusa di furto. A cercare di dissuaderlo sarà una donna tragicamente segnata dal suicidio dell'ultimo uomo con cui ha negoziato. Mettiamola così: cosa si può trovare nel mezzo di un film che comincia con una collisione ad alta velocità tra un treno e una macchina e si conclude con un uomo che si getta nel telone dei pompieri da 78 metri di altezza (con tanto di rincorsa) uscendone senza neppure un graffio? Praticamente il nulla più totale. E dire che sarebbe bastato molto poco; infatti si poteva benissimo costruire un film incentrato sulla negoziazione e sulle indagini per riaprire il caso. Nulla di inedito ma quantomeno poteva filare. Invece il film si inserisce nel filone degli action movies che, in quanto tali, devono per forza pagare il loro tributo alla spettacolarità a tutti i costi. Ora è chiaro che se si vuole costruire un film con i "machi" di turno, questo ci può anche stare, sennò si può tranquillamente realizzare un film con una solida trama, credibile e con della bella azione. Quì invece ci troviamo davanti ad un ex poliziotto che salta cornicioni neanche fosse un incrocio tra Felix il gatto e Spiderman, i soliti poliziotti corrotti, il cattivone di turno, e una coppia di pseudo ladri che, con l'aiuto del manuale delle giovani marmotte, riescono a mettere ko un sistema di allarmi sofisticatissimo... Peccato perchè così facendo si disperde anche il capitale di buoni interpreti che avevamo recentemente apprezzato, solo per dire dei due protagonisti, lui in "Last Night" e lei in "The next three days". Insomma un chiaro esempio di come il contenuto qualitativo di un film non mantenga affatto ciò che il titolo prometteva!
Recensioni
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Un buon thriller ad alta tensione a 78 metri dal suolo
Trama
Nick Cassidy è un ex poliziotto di New York evaso dalla prigione in cui scontava una lunga pena per aver rubato e poi rivenduto (dopo averlo tagliato)un prezioso diamante appartenente a un potente e avido uomo d'affari. Ora Nick si trova sul cornicione di una stanza di uno dei piani più alti del Roosevelt Hotel a 78 metri dal suolo, proclama la propria innocenza e minaccia di buttarsi giù. Paralizzato il traffico e attirata l'attenzione dei media Nick, che ha fornito false generalità, pretende la presenza della detective Lydia Spencer nota all'intera nazione per aver tentato senza successo di evitare un tentativo di suicidio qualche tempo prima. Ciò che la donna cerca di capire è: Nick vuole davvero suicidarsi o ha un altro fine?
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