L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una raccolta di citazioni junghiane commentate da Quaglino, psicologo della formazione, e da Romano, analista junghiano, di cui, anni fa lessi un ottimo saggio sull'Ombra, scritto con Mario Trevi, anche lui junghiano. Troppa grazia Sant'Antonio avere a disposizione questi studiosi. In questo consiste la bellezza dei libri. In un commento, ad una frase di Jung, è riportato un breve dialogo, immaginario, tra Elliot Sandler, psicologo, e Jung. Sandler chiede a Jung: "Lei dice che dovremo credere che esista una forza che stia dalla nostra parte proprio in quei momenti in cui tutto sembra perduto?" Risponde Jung: "Non so se dobbiamo crederci. Io stesso non ci credo. Io lo so, è diverso. So che c'è una forza che sa dove condurci: essa ci porta là dove dobbiamo realizzare il nostro divenire". Anch'io lo so; questa forza mi ha sempre sorretto anche quando tutto sembrava perduto.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Sull'onda del successo del precedente A spasso con Jung, i due autori proseguono le loro scorribande nelle opere di Carl Gustav Jung offrendo un nuovo florilegio di brevi citazioni accompagnate dai loro commenti, e invitano il lettore a mettersi all'opera e ad abbandonarsi a quella che chiamano "meditazione sulle letture". Si tratta di una pratica che assomiglia in qualche modo a un esercizio talmudico: se non ricordo male, in quel caso, gli studenti devono, di ogni versetto della Bibbia, studiare un buon numero di commenti e interpretazioni, e poi dare la propria. Qui al posto della Bibbia c'è Jung, o qualunque altro autore si abbia voglia di leggere, e il rito è abbreviato: il lettore è invitato a dire la sua anche subito. Gli autori danno l'esempio, e poi sollecitano ciascuno ad attivarsi, "per salvarsi l'anima dalle piccole e grandi sciocchezze (e brutture) della modernità". Nell'introduzione si trova un decalogo che il lettore è invitato a osservare, provvedendosi per questo di tempo, di vuoto, di silenzio e di buoni libri; si troverà in cambio meno intossicato e alle prese con un vero e proprio esercizio di formazione del sé. L'esempio potrebbe essere esteso a pratiche analoghe di scambi e di circolazione dei commenti su frammenti più o meno estesi di letture tra amici, parenti, nemici, perché no? Magari non si è altrettanto sagaci come i commensali di Jung, ma si può provare. Purché si rinunci fermamente a ogni intenzione filologica o teoretica, se no è un altro gioco. Anna Viacava
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore