A con Zeta

Da leggere.

Con la sua caratteristica prosa diretta, Gunday racconta due storie parallele in cui la coincidenza dei protagonisti avverrà soltanto nel condensato e fulminante finale. Il suo merito è di rappresentare situazioni altamente drammatiche senza accentuarne gli aspetti peggiori, anzi stemperandoli con un tono vagamente ironico pregno di speranza, a significare che da ogni abisso, pur orribile che possa essere, si può risalire. Rispetto ad Ancòra, l’unica altra opera sinora disponibile nel nostro volgare, accanto ai vari momenti di alta narrazione, si nota qualche ingenuità, alcuni passaggi narrativi frutto di coincidenze altamente improbabili (la ragazza scappa di casa, in una città come Londra, e guarda caso si imbatte in…), comunque poca cosa rispetto al valore del romanzo nel suo complesso. Non resta che stimolare i signori della MyM a presentarci qualcos’altro.

Storia originale e scritta bene, anche se un po' prolissa in alcune parti. Non mi ha convinto del tutto, nonostante un finale decisamente da antologia.