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Descrizione


Il poema L'Acerba insieme alla Commedia di Dante è l'opera più conosciuta del Medioevo. A differenza però dell'opera di Dante, ha avuto giudizi molto contrastanti e controversi. Chi l'ha lodata, riconoscendo in essa i germi precursori delle discipline scientifiche, che hanno poi avuto il loro pieno svolgimento nell'epoca moderna e chi l'ha oltraggiata condannandola addirittura al rogo insieme al suo autore. Questa è l'edizione che è stata letta integralmente il 27 aprile in Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno nell'ambito delle manifestazioni Ascoli celebra Cecco per i 750 anni dalla nascita dell'illustre concittadino. Francesco Stabili - Cecco D'ascoli fu condannato per eresia e bruciato vivo a Firenze il 16 settembre del 1327.
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Dettagli

2019
30 ottobre 2019
250 p., ill. , Brossura
9788894263121

Conosci l'autore

Cecco d'Ascoli

1269, Ancarano

Nato ad Ancarano in Abruzzo, a diciotto anni Cecco d’Ascoli entrò nel monastero di Santa Croce ad Templum, centro propulsore dell’esoterismo templare della Marca Meridionale. Fu astrologo di corte di Carlo II d’Angiò. Si ristabilì a Firenze nel 1314, poi fu a Bologna dove nel 1324 insegnava alla facoltà di Medicina dell’Alma Mater e qui subì la prima condanna per avere fatto dei commenti negativi sulla religione cristiana. Nel 1326 Carlo, duca di Calabria, lo nominò medico di corte. I suoi studi di astrologia ruotavano attorno ai commenti sul De principiis astrologiae del musulmano Alcabizio e il De sphaera mundi di Giovanni Sacrobosco. Fu condannato al rogo dall’Inquisizione e morì arso davanti alla chiesa di Santa...

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