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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
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L'autobiografia dell'iconico bassista dei Red Hot Chili Peppers è una storia di formazione e un inno alla musica e alla creatività più genuina.
«Quella che Flea racconta con candore e un misto senso di rammarico, nostalgia e gratitudine, è la storia di un ragazzino alla ricerca di un posto nel mondo.» - Beniamino Cavalli
«Eravamo abbastanza sballati e innocenti da farci da parte e lasciare che l’universo lavorasse per noi, con una squadra di scienziati divini a combinare insieme gli elementi pronti a esplodere.»
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Quando uscì Scar Tissue, l'autobiografia di Anthony Kiedis, mi chiedevo come sarebbe stata l'autobiografia di Flea al confronto. Ero molto curiosa di leggere le considerazioni sulla loro amicizia e sono stata accontentata. Flea conduce il lettore in un viaggio lisergico sulla propria vita, fatta di arte, letteratura, violenze domestiche, droga e, ovviamente, musica. Più che un racconto ordinato e cronologico, si assiste a episodi salienti della vita di questo grande artista, con incursioni sul presente evidenziate con un carattere tipografico diverso. Sembra di assistere a un dialogo con sé stesso. Il confronto con Scar tissue è inevitabile e devo ammettere che ho preferito di più l'autobiografia di Kiedis, perché mi è sembrata più ordinata, con un filo logico migliore. Comunque, Acid for the children è imprescindibile se si amano i RHCP, ma anche chi non è un loro fan può trarne giovamento, sia per conoscere meglio la cultura musicale e non degli anni Settanta - Ottanta a Los Angeles sia per conoscere la personalità folle di Flea, un musicista spesso sottovalutato.
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