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VOGEL, CHRISTIAN, Anatomia del male
KLAMA, JOHN, L'aggressività, realtà e mito
scheda di Roccato, P., L'Indice 1991, n. 9
Due modi diversi di concepire l'aggressività, pur rifacendosi entrambi, in una visione trasversale interdisciplinare, ai capisaldi dell'evoluzionismo e dei più moderni tentativi di integrare gli studi antropologici, psicologici, biologici ed etologici. Chiari entrambi e documentati; più epistemologicamente critico, innovativo e aperto a nuovi sviluppi della ricerca scientifica il Klama; più tradizionale, scevro da visioni ottimistiche e orientato alla ricerca filosofica sui fondamenti dell'etica il Vogel. La tesi principale di quest'ultimo è che non solo "l'etica non abbisogna di una legittimazione desunta dalla biologia", ma che "una simile legittimazione non è possibile", nonostante i pericolosi tentativi dell'odierno "biologismo di destra", soprattutto tedesco. Però, contraddittoriamente, egli fonda il proprio pensiero sulla distinzione tra natura e cultura, tanto da affermare che "una morale efficace dovrà... orientarsi sulla 'natura' dell'uomo", per non ridursi ad "'un'etica postulatoria' che non potrà mai tradursi in una 'morale praticabile'" e che inevitabilmente porterà a "una doppia morale: un'etica cui tutti riconoscono un alto valore, ma alla quale personalmente nessuno si attiene". Invece, dopo uno studio sistematico durato due anni con periodiche discussioni, la conclusione cui approdano nove studiosi di biologia, etologia, storia, antropologia, pedagogia, diritto, scienze politiche, psicologia sociale e criminologia (che, professori di prestigiose università inglesi e americane, si sono raggruppati sotto lo pseudonimo di John Klama è che "aggressività " è un termine non utilizzabile dalla scienza, impreciso e confuso, che porta con sé pregiudizi ed errori grossolani, tanto più deleteri quanto più pericolosamente consapevoli. Essi demoliscono, quasi sempre in modo convincente, molte "favole scientifiche", dalla contrapposizione natura/cultura, alla confusione fra evoluzione della specie e sviluppo dell'individuo; dai concetti stessi di istinto e di qualità naturali innate refrattarie al cambiamento (su cui sia Freud sia Lorenz poggiano le loro teorie), al concetto di destini individuali ineluttabili inscritti nel genoma; dal mito della "bestia dentro di noi", a quello della inevitabilità biologica del conflitto tra individui o gruppi. La concezione dell'aggressività è più funzione della cultura che la elabora che non del campo studiato.
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