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Nonostante le apparenze non è affatto un libro per bambini, ma un'opera divulgativa che spiega una materia molto complessa come la fisica quantistica a un pubblico che prevalentemente non ne sa molto. A tratti è di piuttosto difficile comprensione, ma attraverso il parallelismo con il mondo di Alice nel paese delle meraviglie vengono riportate descrizioni di esperimenti talmente lontani dal senso comune da sembrare frutto di un racconto di fantasia su un universo che funziona al contrario. Chi non riesce ad afferrare i concetti fisici può apprezzare il viaggio che l'autore costruisce e lasciarsi stupire dal meraviglioso mondo dei quanti, così lontano e così vicino a noi.
Sulla base della storia che conosciamo quasi tutti, Alice nel paese delle meraviglie, l'autore scrive Alice nel paese dei quanti. Un libro che spiega molti dei concetti della fisica quantistica e di come funzionano le particelle, un modo geniale di spiegarle senza diventare noioso o pesante. Il libro infatti è divertente e scatena la curiosità, non servono nozioni molto approfondite sulla fisica per seguire la lettura e capirla fino in fondo. Abbiamo gli elettroni, i protoni, la luce, ogni genere di particella che è protagonista della storia assieme ad Alice che scopre questo nuovo mondo e cerca di imparare come funziona. In qualche modo Alice è come noi, uomini e donne che cerchiamo di scoprire i misteri della scienza, che ci avventuriamo in nuovi mondi alla scoperta di nuove teorie e conferme. Un libro molto interessante e una idea geniale.
Idea di per sé molto affascinante quella di raccontare i moderni sviluppi della fisica prendendo in prestito le avventure di Alice, ma ahimé il libro mi ha presto preso a noia. Non sono riuscito ad andare più avanti della metà: ho trovato davvero difficile estrapolare i concetti e le idee scientifiche che vuole trasmettere attraverso le mille peripezie di Alice, bisognerebbe avere una maggiore preparazione. In questo concordo con i precedenti commenti. Resto un profano, è vero, ma ho una certa passione per gli argomenti trattati e, pur non avendo una grande preparazione, sono davvero affascinato dagli sviluppi delle scienze negli ultimi anni. Nella lettura ero perseguitato dal dubbio di aver colto o meno riferimenti e rimandi alla fisica nascosti sotto il non-sense delle situazioni descritte. (e ce ne sono una montagna che, chi non è un fisico, o quasi, non li riconosce neppure) Poi, leggerlo solo come un testo narrativo non mi ha dato nessuna soddisfazione, avendo fatto la tesi di laurea sull'Alice di Carroll mi sembrava soltanto una versione raffazzonata e poco "poetica" dell'originale. E' vero, le note a fine capitolo non brillano per chiarezza, anzi. Questi i motivi del 2. E dire che è davvero rarissimo per me non arrivare alla fine di un libro!
Recensioni
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scheda di Mandosio, U., L'Indice 1997, n. 2
Il mondo della fisica quantistica è probabilmente lo scenario ideale in cui Lewis Carroll avrebbe ambientato le avventure di Alice se fosse vissuto nella nostra epoca. Senza bisogno di inventare nuove logiche alternative da affidare a Humpty Dumpty, ai suoi re e cavalieri per lo sconcerto di Alice, avrebbe potuto fare affidamento sulle regole della logica quantistica. Ma l'aver creato il mondo di Alice allora, in piena epoca vittoriana, è un segno del genio di Carroll. Robert Gilmore, professore di fisica a Bristol, senza alcun timore affronta questo capolavoro per trasformarlo in un testo di approccio alla fisica quantistica. Difficile dire a chi possa essere consigliato, ma questo vale anche per "Alice nel paese delle meraviglie" e per "Attraverso lo Specchio": quante volte li si è considerati romanzi per bambini? Non lo sono affatto: infatti le edizioni commentate in chiave psicoanalitica, o logico-matematica, o altre ancora sono moltissime (consigliatissima quella di Martin Gardner). Il testo di Gilmore segue Alice nel mondo dei quanti, dove vari personaggi la conducono alla comprensione delle leggi ultime che governano il mondo. Se si può fare un appunto, letterario e non scientifico, è forse sull'eccessiva bonomia dei personaggi incontrati da Alice: manca quella nota vagamente inquietante che caratterizzava ad esempio il gatto del Cheshire, che qui è sostituito dal gatto di Schrödinger. Ma questo è in tono con il carattere più didattico del libro. Le regole della meccanica quantistica, ci mostra Gilmore, possono essere afferrate e comprese in modo estremamente semplice. Trattandosi di un nuovo paradigma con cui osservare il mondo che coinvolge cambiamenti di ogni tipo (logici, percettivi, metodologici), è possibile che un bambino vi si possa avvicinare con più naturalezza di un adulto, non essendosi ancora fossilizzate nella sua mente le regole base della realtà consensuale. Un adulto invece, leggendolo, potrà forse capire meglio le nuove regole di questo mondo, guardandole con gli occhi di un bambino.
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