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In 8 grande (cm 21,5 x 28,5), pp. VIII + 376 con 1 tavola finale incisa all'acquaforte con 63 piccole illustrazioni di piante parassite osservate al microscopio nell'anno 1766. Stemma inciso al frontespizio e titolo stampato in nero e rosso. Cartonatura coeva con dorso rifatto. Si acclude un foglio conservato all'interno con testo manoscritto di 21 righe, con grafia coeva, forse ascrivibile all'Autore, con alcune note di tipo meteorologico sull'anno 1765: "Nel 1765 abbiamo avuto la primavera nell'inverno, l'inverno in primavera, la primavera in estate. L'estate e' principiata a mezzo settembre...". Edizione originale dell'unico tomo pubblicato (l'opera non ebbe seguito nonostante l'indicazione di tomo primo al frontespizio) di quest'opera in cinque parti in cuiGiovanni Targioni Tozzetti analizza i motivi di tipo meteorologico e patogeno agrario che determinarono le carestie in Toscana.Sono presenti la 'Storia meteorologica della Toscana degli ultimi sei secoli' con un resoconto meteorologico, in ordine cronologico, dall'anno 1167 all'anno 1764, seguito da tabelle con 'Osservazioni meteorologiche fiorentine del Dottor Luca Martini', da pagina 131 a pagina 170, con osservazioni, dall'anno 1756 all'anno 1765, che riportano le temperaturee le indicazioni dei temporali. Seguono altre due parti con considerazioni su quali sono le colture favorite o danneggiate dalle piogge e, in fine, nozioni sulle malattie del grano e delle biade. Il seguito, non dato alle stampe, avrebbe dovuto in realta' comprendere la parte che da' il titolo all'opera ovvero la proposta di quei vegetali di facile coltivazione e resa che avrebbero potuto fornite una forma di sostentamento ai poveri e i modi per combattere le epidemie. Di particolare interesse proprio l'ultima parte dedicata alle malattie del grano definita da Gabriele Goidanich (1943) "the first treatise on plant pathology, in the sense in which today we would speak of such publications". Targioni Tozzetti individua nella ruggine del g
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