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E’ la passione il fil-rouge che attraversa, con varie accezioni e declinazioni, questo interessante e attuale saggio di Gianluca Vergari: le “passioni tristi” che caratterizzano il sentiment prevalente della nostra epoca, la passione come fondamentale leva di riattivazione dei soggetti che sperimentano il blocco di un progetto e, naturalmente, la passione dell’autore per la sua professione/missione di psicologo e orientatore. Viviamo in un periodo storico particolarmente complicato e controverso, in cui capita a molti, e purtroppo sempre più spesso, di sperimentare l’arresto di un progetto di vita o di lavoro, unitamente alla fatica di ritrovare le giuste energie per darsi altre possibilità ed affrontare positivamente le sfide del futuro. Dedicato soprattutto ai tanti giovani demotivati e smarriti, ma anche agli adulti di oggi, sempre più incerti e disillusi, l'autore, anche attraverso il racconto di storie vere, ci invita a riflettere sulle complessità e sulle contraddizioni di questo nostro tempo, fornendo alcune preziose indicazioni ed istruzioni per l'uso su come provare a riprendere in mano la propria vita e ad incanalarla verso nuove direzioni.
Il libro di Vergari, frutto di anni di esperienza nel settore dell’orientamento al lavoro e dello sviluppo professionale, non è solo un prezioso manuale per chi lavora nei servizi per l’impiego pubblici e privati, ma è un sasso lanciato nello stagno della dilagante apatia che significa, appunto, mancanza di passioni. E’, infatti, un efficace strumento di riflessione per tutti coloro che debbono progettare o ri-progettare la propria vita lavorativa, è un’esortazione a guardarsi dentro per scoprire o ritrovare inclinazioni, talenti ed aspirazioni. In questo percorso, che non può che partire dall’autoconsapevolezza per giungere alla progettualità, Vergari ci guida con un lavoro sistematico che va, in primis, a sgombrare il campo dalla zavorra di pregiudizi, luoghi comuni ed interferenze che bloccano progetti e mutamenti. Solo dopo questa “pulizia” è possibile quell’operazione, a volte di minuzioso scavo, capace di far riemergere passioni a lungo represse, o di paziente ricerca di fili da riannodare, o, anche, di semina su terreni apparentemente aridi che, grazie a quella “goccia nel mare”, riprendono vita e producono germogli da coltivare con cura. Piacevolissime e davvero illuminanti le storie vere riportate, i racconti di energie rimesse in movimento che mostrano la “pratica sul campo” dello psicologo del lavoro, narrati con riferimento alle tecniche professionali, ma sempre dall’interno della relazione, con empatia e solidale partecipazione.
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