Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Alle origini dello sviluppo locale. Le radici storiche della Terza Italia - Marco Moroni - copertina
Alle origini dello sviluppo locale. Le radici storiche della Terza Italia - Marco Moroni - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 1 lista dei desideri
Alle origini dello sviluppo locale. Le radici storiche della Terza Italia
Disponibile in 5 giorni lavorativi
18,05 €
-5% 19,00 €
18,05 € 19,00 € -5%
Disp. in 5 gg lavorativi
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
18,05 € Spedizione gratuita
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
19,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
19,00 € + 7,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
19,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 8 giorni lavorativi disponibile in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
18,05 € Spedizione gratuita
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
19,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
19,00 € + 7,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
19,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 8 giorni lavorativi disponibile in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Alle origini dello sviluppo locale. Le radici storiche della Terza Italia - Marco Moroni - copertina

Descrizione


Il tema dello sviluppo locale connota, e in termini positivi, una parte non irrilevante dell'economia italiana. In Italia la cultura dello sviluppo locale manifesta ancora grandi limiti. Da una parte, il mondo politico appare incapace di comprendere le risorse di cui sono dotate le comunità locali; dall'altra, il pensiero economico ancora fatica a riconoscere l'importanza dei fattori non economici. Eppure da tempo gli scienziati sociali hanno chiarito che, per rispondere meglio alle sfide della globalizzazione, oggi occorre puntare a un modello di crescita che riesca a garantire, accanto allo sviluppo economico, anche la coesione sociale. Nel secondo dopoguerra questo diverso modello è stato sperimentato con successo nelle regioni della "Terza Italia", dove l'intreccio fra economia e società ha favorito la realizzazione di uno sviluppo fortemente radicato nel territorio. Il volume analizza alcuni sistemi produttivi locali confermando la ricchezza e la varietà delle risorse che hanno reso possibile tale successo. Di qui, la tesi di fondo di questo lavoro: poiché richiede una lenta sedimentazione, lo sviluppo locale può essere compreso appieno soltanto facendo ricorso a un'indagine storica di lungo periodo. I casi di studio presentati dimostrano che l'ottica interdisciplinare e la conoscenza delle precedenti esperienze storiche sono fondamentali per cogliere il processo di formazione e le peculiarità dei sistemi locali, ma anche per valorizzare le molteplici risorse del territorio.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2008
21 febbraio 2008
251 p., Brossura
9788815121370

Voce della critica

La globalizzazione e la temperie economica hanno richiamato l'attenzione sullo sviluppo locale, sollevando dubbi circa la capacità delle piccole (e medie) imprese di reggere l'urto della concorrenza straniera e della spirale recessiva. Fu con la crisi del modello fordista – erano gli anni settanta – che i fari dell'indagine scientifica si direzionarono per la prima volta verso quel sistema alternativo alla produzione di massa che, dati alla mano, si era da poco imposto in alcune zone del nostro paese. Caratterizzato dalla presenza di distretti industriali analoghi a quelli a suo tempo descritti da Marshall (Becattini), gli studiosi battezzarono questo inedito modello "Terza Italia" (Bagnasco) o "Nec" (Nord-Est-Centro; Fuà).
Sorpresi dal quadro emerso dal censimento del 1971, i cui risultati avevano certificato l'esistenza di aree contraddistinte da una "industrializzazione diffusa", economisti e sociologi si misero alla ricerca dei tratti identificativi del nuovo fenomeno. Da quegli studi pionieristici emerse, in particolare, che le imprese distrettuali erano monosettoriali, di piccole dimensioni, a conduzione familiare e per lo più presentavano forti legami con il mondo contadino. Tuttavia, sociologi ed economisti non colsero il rilievo di due dimensioni in realtà determinanti per comprendere la natura della Terza Italia: il territorio e il tempo. A queste lacune avrebbero in seguito provato a porre rimedio gli storici, marciando a ritroso fino a individuare le origini di molti distretti non nella ripresa economica del secondo dopoguerra, bensì nelle esperienze protoindustriali del XVIII-XIX secolo. Sempre gli storici sottolinearono inoltre l'influenza esercitata in questo processo dall'ambiente locale, inteso come somma di fattori extraeconomici.
Pur collocandosi a pieno titolo all'interno di quest'ultima corrente di studi, il libro di Moroni si apre a un'efficace interazione fra gli stimoli derivanti dalla ricerca storica e gli elementi forniti dalle indagini economica e sociologica. A essere osservate sono le Marche, territorio del Nec che tra la fine del conflitto mondiale e gli anni ottanta rivoluzionò la propria struttura economica, passando da regione agricolo-mezzadrile a regione prevalentemente industriale. Ragionando sul lungo periodo, Moroni mostra tuttavia come alcuni dei casi considerati le radici di questa transizione risalgano a ben prima della fase postbellica e si rinvengano talvolta nella pluriattività tipica delle famiglie contadine otto-novecentesche, talaltra nell'artigianato urbano particolarmente attivo in alcuni centri marchigiani.
Cinque i distretti analizzati: l'argentiero (Loreto, Recanati), il calzaturiero (Fermano), il mobiliero (Pesarese), infine quelli degli strumenti musicali e della plastica (Anconitano, Maceratese). L'adozione di un approccio multidisciplinare permette, peraltro, di porre sotto la lente dello studioso una ricca varietà di aspetti che concorrono a tratteggiare i profili assunti dalle esperienze prese in esame: dal ruolo svolto dalle "istituzioni intermedie" (camere di commercio, sindacati, banche locali ecc.) al processo di meccanizzazione vissuto dalle imprese distrettuali, dall'importanza rivestita dall'innovazione tecnologica al peso esercitato dalla domanda estera.
Roberto Giulianelli

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore