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Anno edizione: 2019
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Stile ironico, leggero come un romanzo ma preciso nei riferimenti come un articolo di giornale. Con un tratto di autobiografia che strizza l’occhio al lettore. Alcune pagine meritano di essere rilette più volte, perché tanto dense che richiedono la massima attenzione per non perdersi neanche uno dei tanti spunti che vi si nascondono. #romanzo, #inchiesta, #chiesa, #attentato, #mafia.
Veramente scritto bene!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
13 maggio 1981, Mehmet Ali Agca spara a Giovanni Paolo II. Ma a morire, anche se solo dopo una dura resistenza, sono la criminalità organizzata, la blasfema devozione al denaro, la corruzione e la falsità della ‘pista bulgara’.
Questo libro attesta la tenacia riformatrice della Chiesa, che continua a rinascere, ma anche le spregiudicate resistenze e deviazioni interne. Ancorandosi a un fatto centrale: il fallito attentato a Papa Wojtyla, che è anche metafora del fallito attentato alla verità. L’unico inganno cui questo libro cede è nel sottotitolo: c’è scritto romanzo, ma l’autore è un giornalista del Corriere della Sera tra i più accorti.
Stile ironico, leggero come un romanzo ma preciso nei riferimenti come un articolo di giornale. Con un tratto di autobiografia che strizza l’occhio al lettore. Alcune pagine meritano di essere rilette più volte, perché tanto dense che richiedono la massima attenzione per non perdersi neanche uno dei tanti spunti che vi si nascondono.
Recensione di Diletta Vignati
Si ringrazia il Master Professione Editoria dell'Università Cattolica di Milano
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