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Un film molto particolare, praticamente senza dialoghi, giocato sull’azione e su un taglio quasi pittorico delle immagini. Tre episodi della giovinezza, adolescenza e maturità di una donna, dove tutto diventa amaro, anche l’amore, un incubo persistente, la presenza di un uomo nero, la descrizione thriller di come si comprime una vita lungo il corso degli anni.
Prodotto arrivato in condizioni perfette e nei tempi stabiliti.
Primo lungometraggio della coppia Franco-Belga Forzani & Cattet, Amer è un percorso visivo e sensoriale di altissimo livello, che affonda le proprie radici nel miglior Giallo all'italiana (che omaggia nei temi musicali, nelle riprese, nell'attenzione ai dettagli, nell'uso del colore) e che si spinge su territori onirici carichi di una sensualità straripante, ancorchè repressa. I dialoghi sono ridotti all'osso, ma i temi musicali appartenenti al passato collegano scene e capitoli in modo impeccabile. Il filo conduttore è l'erotismo, la sensualità. Amer è un esercizio di stile dall'anima vintage, una splendida villa dall'architettura elaborata, un dipinto dai colori sgargianti che lasciano lo spettatore a bocca aperta, un film che ti tiene inchiodato fino all'ultimo minuto nonostante i due autori siano estremamente avari di spiegazioni ... Forzani & Cattet, infatti, ci hanno messo la forma (ed è una forma meravigliosa) starà poi allo spettatore collegare le tessere del mosaico per dar vita ad un contenuto che potrà essere differente in base alla sensibilità di chi guarda. Non è sicuramente un film semplice, ma se avrete la pazienza di arrivare fino in fondo, vi sarete portati a casa immagini ed inquadrature di rara bellezza ed un'inquietudine notevole, che io lego in particolare al primo episodio, di Ana (la protagonista) ancora bambina, con suggestioni davvero "horror".
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