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scheda di Panero, M., L'Indice 1990, n.10
Il libro è la trascrizione di una serie di incontri tenuti nel 1972-73 alla Hampstead Clinic di Londra tra A. Freud, J. Sandler e altri, per discutere il classico "L'Io e i meccanismi di difesa".
A. Freud chiarisce, a quasi quarant'anni di distanza, alcuni punti poco chiari del suo libro, e discute le riformulazioni concettuali proposte da J. Sandler. Qualche volta una certa "pignoleria " sembra spostare la discussione su un terreno prevalentemente terminologico. Ma la maggior parte delle volte il dibattito e gli esempi clinici riportati contribuiscono a una miglior comprensione della teoria, e soprattutto è utilissimo lo sforzo di esplicitare quale modello (pulsionale, strutturale, delle relazioni oggettuali ecc.) stia dietro a formulazioni cliniche che spesso vengono usate in modo concettualmente poco preciso; (vedi per esempio la discussione sulle fobie, nel cap. 8).
D'altronde la riformulazione di definizioni e concetti una volta soddisfacenti, ma che, con lo sviluppo della psicoanalisi, apparivano ambigue, è stato l'obiettivo del progetto di ricerca noto col nome di Indice Psicoanalitico Hampstead, di cui il libro riprende molti temi.
Tale progetto, iniziato nel '54, consisteva nell'"indicizzazione" di una gran mole di materiale clinico, sotto le voci "Relazioni oggettuali", "Materiale pulsionale", "Fantasie", "Io/difese", "Super-Io " ecc., con lo scopo di integrare il materiale clinico con la metapsicologia, e aveva portato a riformulazioni di notevole portata delle voci indicizzate e all'elaborazione, da parte di J. Sandler, di un modello concettuale generale della psicoanalisi. (Sul progetto Hampstead vedi J. Sandler, "La ricerca in Psicoanalisi", 2 voll., Boringhieri, Torino 1980, e J. Sandler, J. Bolland, "L' Indice Psicoanalitico Hampstead", Boringhieri, Torino 1985).
L'interesse del libro è dunque anche nella prospettiva storica che viene evidenziata nel confronto tra le proposizioni di Sandler e le posizioni "classiche" di Anna Freud. Vedi, nei primi capitoli, lo sforzo di affrontare le incongruenze dei modelli topico e strutturale, il confronto tra un modello puramente pulsionale e un sistema motivazionale che tenga conto delle esigenze di "sicurezza " e di aspetti di "autonomia dell'Io". Vedi nel cap. 4 la discussione dei concetti di identificazione, introiezione, internalizzazione; il cap. 9 sul concetto di Super-Io ecc.
In questo sforzo teso a risolvere le molte aporie presenti nel rapporto clinica-metapsicologia possiamo forse anche cogliere qualche aspetto "datato" di quella discussione. Oggi il dibattito sembra sottolineare la non "esaustività" di qualsiasi metapsicologia, che, per quanto "ridefinita", non può permettere di "spiegare" e "classificare" tutti i dati clinici.
Si tratta comunque di un libro importante, e che si raccomanda d'ora in poi come "guida " alla lettura de "L'Io e i meccanismi di difesa".
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