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L' anarchismo americano nel Novecento. Da Emma Goldman ai Black Bloc - Pietro Adamo - copertina
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L' anarchismo americano nel Novecento. Da Emma Goldman ai Black Bloc
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L' anarchismo americano nel Novecento. Da Emma Goldman ai Black Bloc - Pietro Adamo - copertina
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Descrizione


L'anarchismo attraversa la storia degli Stati Uniti nel ventesimo secolo in modi sorprendenti. Lungi dal rivelarsi un corpo estraneo alla cultura e all'immaginario del paese, i libertari americani hanno presentato l'ipotesi anarchica come l'espressione più aderente e fedele allo spirito della nazione. Nel crogiolo bohémien del Village di inizio Novecento, nel fiorire del pacifismo a metà anni Quaranta, nei magmatici Sixties della controcultura e della ribellione giovanile, nelle grandi manifestazioni no-global di fine secolo, gli anarchici sono spesso tornati alle radici ottocentesche della loro esperienza libertaria, gradualista e di mercato, di contro alle tendenze rivoluzionarie e comuniste prevalenti in Europa, proponendo modelli di organizzazione sociale egualitari e antigerarchici, valorizzando l'autonomia del singolo e il suo diritto ad associarsi liberamente, guardando a decentramento e federalismo. In questo loro sforzo si sono ritrovati a esprimere un anarchismo nuovo che entro una società ormai di massa propone forme di azione e intervento inedite: modalità di convivenza in comunità e piccoli gruppi, basati su libertà e autonomia, che siano progetti pilota per il nuovo da costruire ma anche esperimenti di vita; programmi culturali mirati alla decostruzione delle mitologie e delle idee-forza del tardo capitalismo; un pluralismo che delinea la società del futuro come un regno di "libera sperimentazione", in cui convivano modelli diversi di stili di vita.
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Dettagli

2016
29 settembre 2016
324 p., Brossura
9788891742759
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Introduzione. Ker-Plop
L'onda lunga del XIX secolo: gli anarco-comunisti
(L'anarchismo degli immigrati; Alexander Berkman e i problemi della rivoluzione; Emma Goldman e la libera sperimentazione; I libertari e la tradizione radicale americana)
Ai margini: gli individualisti
(Dall'Italia: Galleani, Schiavina, Arrigoni; Liberty e i suoi epigoni; Tucker e il de profundis dell'anarchismo indigeno)
Anarchismo senza aggettivi
(Comunisti e collettivisti in Spagna; Voltairine de Cleyre, "senza aggettivi"; Voltairine de Cleyre e le American Traditions; Man!; Scuole, colonie, "centri sociali"; Wobblies)
Eccentrici: Randolph Bourne e Albert Jay Nock
(Bourne: la guerra è la salute dello Stato; Nock: lo Stato è il nostro nemico; Libertarians)
Le riviste degli anni Quaranta
(Dal classico al post-classico; Retort e Why?; Politics; Resistance; Il post-classico e la tradizione libertaria americana)
Il Catholic Worker
(Esprit e il personalismo in Francia; Pierre Maurin, distribuzionista; Dorothy Day e il Catholic Worker; La One Man Revolution di Ammon Hennacy)
Paul Goodman
(Lo spazio (im)politico del libertario; Anarchismo, liberalismo, America; La New Left e gli hippies; Post-classico)
Il Movement e la controcultura
(Presenza dell'anarchismo; Secessione e controsocietà; Il dibattito nella Nuova Sinistra; Anarchismo intuitivo; La New Left e l'eredità americana)
Noam Chomsky e Murray Bookchin
(Chomsky di fronte all'Amerika; Bookchin e la Comune delle comuni; Contro individualismo, nichilismo, lifestyle e anarchismo)
L'anarco-capitalismo
(I Sixties e la svolta a sinistra; L'anarchismo come mediazione tra destra e sinistra; A fianco del Movement; Capitalismo, mercato, libera sperimentazione; Backlash)
La strada per Seattle
(Subundeground; Hakim Bey e la TAZ; L'anarchismo come impedimento all'anarchia: Bob Black; John Zerzan, primitivista)
I nuovi movimenti
(Arcaismi neoclassici; Il Black Bloc visto dai post-classici; David Graeber: il post-classico nell'era dello scontro globale)
Bibliografia
Indice dei nomi

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