Animali celebri. Mito e realtà

E' un libro piacevole, gradevole e istruttivo. Scritto da un ottimo studioso di storia medievale. Sono presenti una quarantina di animali "celebri" in Occidente, con particolare riguardo a quelli francesi. Non mancano frecciate polemiche nei confronti di La Fontaine che, per Pastoureau, non è stato per niente, come ha voluto far credere, un osservatore attento della fauna delle campagne, bensì "ha tratto i suoi animali dalle letture, soprattutto delle raccolte di favole dell'Europa e dell'Asia, e non dai prati, dai campi e dai boschi". Tra gli animali famosi italiani troviamo la lupa romana, le oche del Campidoglio, con l'aggiunta degli elefanti di Annibale. Mancano, invece, il lupo di Gubbio, la mula di Sant'Antonio da Padova che si inginocchiò, a Rimini, davanti un'ostia consacrata. Tra le tante interessanti riflessione dell'autore c'è questa: "lo storico non deve considerare l'immaginario come contrapposto alla realtà, ma facente parte della realtà. Il ricercatore che studia una determinata società e sceglie di non prendere in considerazione -in nome della scienza!- tutto ciò che proviene dall'immaginario,mutila in modo irreparabile le sue indagini e la possibilità stessa di comprendere quella società. L'immaginario è una realtà e come tale deve essere studiato."

Libro che ho letto con grande interesse. La storia non è fatta solo dall'uomo, anche gli animali ne sono comprimari fondamentali; a tratti (si pensi al cavallo) sono addirittura più importanti di altri umani giudicati inferiori.

Con uno stile facilmente comprensibile ma preciso, questo libro permette di approfondire le storie di decine di animali che hanno avuto un forte impatto sulla storia e la cultura occidentale nel corso dei secoli. Ogni capitolo è breve e a sé stante; nel complesso il libro si legge veramente con piacere. Sono molto soddisfatta del mio acquisto! Lo consiglio agli appassionati di mitologia e leggende, ma anche agli amanti della storia.