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Le anime morte - Nikolaj Gogol' - copertina
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Le anime morte
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Le anime morte - Nikolaj Gogol' - copertina
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Descrizione


Pavel Ivanovic Cicikov viaggia attraverso la Russia comprando "anime morte", i nomi dei contadini morti dopo l'ultimo censimento sui quali i proprietari dovevano pagare le tasse fino al censimento successivo. Vuole usare quei nomi per ottenere l'assegnazione di terre concesse solo a chi poteva dimostrare di possedere un certo numero di servi della gleba. Il romanzo avrebbe dovuto comporsi di tre parti, la terza però non fu mai scritta, mentre della seconda restano solo alcuni frammenti nei quali però il quadro dei vizi e dei difetti russi appare meno fosco che nella prima parte.
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Dettagli

2012
Tascabile
402 p., Brossura
9788866203360

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ANTO
Recensioni: 4/5

Scritto in maniera sublime, personaggi descritti perfettamente peccato per la seconda parte del romanzo poco equilibrata e molto distante dalla prima. 4 stelle e non 5 proprio per questo motivo

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massimo
Recensioni: 2/5

sospeso, astratto, sfuggente, vago, irreale

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AdrianaT.
Recensioni: 3/5

Forse perché pensato come una trilogia, in effetti, il senso di incompiuto lo lascia eccome, e non solo perché qui e là è stato strapazzato, bruciacchiato e termina parecchio sbocconcellato e sospeso, ma soprattutto perché 'Le Anime morte' sembra proprio gettare le premesse per una storia assai più articolata di cui, però, per volontà finale dello scrittore stesso - che letteralmente ne bruciò il seguito -, ci dobbiamo accontentare di un buon prologo. Gogol è ironico, simpatico e i suoi personaggi - nonostante intendesse ispirarsi al modello dantesco - quasi donchisciotteschi, come d'altronde anche la struttura del romanzo suggerirebbe con le peripezie, gli equivoci e un tocco di stravaganza. Non è stato un libro che mi ha particolarmente entusiasmato, (come Oblomov di Gončarov per dirne uno russo), ma Gogol ha una scrittura dolce; è affabile nel narrare, ammiccante. Il suo cercare e tenere costantemente il contatto col lettore è una particolarità che ho apprezzato, assieme all'idea bizzarra che regge il tutto; un tutto immerso nell'affresco accorato e ben delineato della sua Russia e dei russi. "Dopo il viaggio che aveva compiuto sentiva una grande stanchezza. Ordinata la cena più leggera, che era costituita solo da un maialino, si spogliò subito e, rannicchiatosi sotto le coperte, dormì profondamente, pesantemente, si addormentò come si addormentano coloro che hanno la fortuna di non sapere cosa siano né le emorroidi, né le pulci, né le cimici, né le troppo elevate capacità intellettuali."

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Conosci l'autore

Nikolaj Gogol'

1809, Sorocincy (Ucraina)

Già maestro del Realismo, Gogol' Nikolaj Vasil'evic (Sorocincy, 1809 - Mosca 1852) si distinse per la grande capacità di raffigurare situazioni satirico-grottesche sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, o di quella che è stata definita pošlost' con uno stile visionario e fantastico tanto da essere definito da molti critici un precursore del Realismo magico. Tra le opere più significative si ricordano i racconti Taras Bul'ba (1834) e Arabeschi (1835), la commedia L'ispettore Generale (1836), la raccolta I Racconti di Pietroburgo (1842) e il romanzo Le anime morte (1842). Nel 1831 esce la prima parte di Veglie alla fattoria presso Dikan'ka (il suo ingresso nel mondo letterario pietroburghese) che gli frutta l'incontro con Puskin. Poco dopo...

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