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Conosciuto come il maggior studioso italiano contemporaneo di storia annibalica, il Professor Brizzi compendia l'intera vita e l'opera politico-militare del grande Cartaginese in un saggio di dimensioni contenute, ma denso di acribica analisi ed interpretazione delle vicende narrate. La biografia del condottiero e l'epopea della trilustrale catàbasi della sua campagna italiana (218-203 a.C.) sono avvenimenti noti e risulta pertanto estremamente felice la scelta dell'Autore di concentrare buona parte dell'opera sulla narrazione della storia di Cartagine, della famiglia barcide (patronimico derivato dal soprannome "Barca", cioè "Fulmine", che, insiema al teoforico Amilcare designava il padre) e della formazione culturale, politica e militare, fortemente influenzate da suggestioni ellenistiche, del protagonista, il quale aveva Eracle-Melqart, Alessandro, Pirro e il navarca spartano Lisandro quali modelli esemplari. Appare quindi molto convincente la tesi secondo la quale Annibale mirasse ad una Blitzkrieg che, in virtù di una sequela di trionfi campali, avrebbe dovuto determinare il dissolvimento della federazione italica e costretto Roma a trattative di pace (che solo sessant'anni prima l'Urbe non aveva negato al Re eacide) destinate a sancire l'egemonia della città-stato nordafricana sul Mediterraneo occidentale. E ugualmente condivisibile risulta la teoria per cui lo stratega sapeva di poter ovviare all'inferiorità numerica e all'eterogeneità del suo esercito mercenario (solo stato maggiore e ufficiali erano punici, mentre i ranghi di cavalleria e fanteria erano composti da Libi, Iberi, Numidi, Mauri, Galli e frombolieri delle Baleari) con la propria conoscenza delle tecniche militari, mutuata da quelle macedoni, tebane, lacedemoni ed epirote. Brizzi conclude la trattazione con il resoconto della 'Hannibal's legacy': spopolamento delle campagne del Sud; diffusione del latifondo; accelerazione dell'imperialismo di Roma e abbandono del suo arcaico codice cavalleresco.
Ho letto questo libro dopo aver visto il suo autore partecipare a una puntata di Passato e presente di paolo Mieli su Rai Storia..Sono un appassionato di libri d'azione ma anche di Storia e il tema trattato mi ha affascinato e deciso quindi di prendere un libro..molto interessante ..mi ha fatto apprendere una Storia relativamente nota ma in cui da una sconfitta contro Annibale si è arrivati a sconfiggere Cartagine, la maggiore nemica di Roma in quegli anni.
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