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2005
1 gennaio 2005
270 p.
9788878025967

Voce della critica


scheda di Galeotti, A.E., L'Indice 1995, n.11

Questo volume di Peter Szondi, critico ungherese, rifugiato in Svizzera e stabilitosi infine in Germania, contiene una serie di lezioni tenute nel 1969 alla Freie Universitat di Berlino che affrontano il problema dell'estetica e della poetica tedesca nel passaggio fra classicismo e romanticismo. Il passaggio, convenzionalmente consacrato come quello dalla superiorità dell'antico a un'autonoma valutazione estetica del moderno, e ricostruito da Szondi in termini di scoperta della storicità dell'arte. Le tappe del percorso procedono da Winckelmann - che l'autore nega essere il sostenitore dell'assoluto primato del modello greco - a Herder - che renderebbe esplicita la storicità dell'arte classica adombrata nei contrasti segnalati da Winckelmann Continuano poi con Moritz, critico a un tempo dell'arte come imitazione e della posizione degli 'Sturmer', a Schlegel, Holderlin, Schelling, che al binomio Grecia-modernità aggiunge un terzo elemento, l'Oriente, fermandosi prima di Hegel con Jean Paul. Come rileva Remo Bodei nell'introduzione, la storicità dell'arte per Szondi non ha tuttavia nulla in comune con le spiegazioni esterne delle opere su base storica o sociologica, dominanti nell'estetica tedesca del tempo da Adorno a Luk cs. Szondi rivendica invece la pretesa dell'opera d'arte di essere considerata microcosmo.

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Conosci l'autore

Péter Szondi

(Budapest 1929 - Berlino 1971) studioso ungherese di estetica e di poetica. Fu docente di letterature comparate a Berlino. Nella più nota delle sue opere, Teoria del dramma moderno (1956), S. analizza l’evoluzione della forma drammatica dal periodo rinascimentale a oggi: il dramma seicentesco è «assoluto», cioè non presuppone riferimenti al di fuori di sé né per quanto riguarda i rapporti temporali e spaziali né per quanto concerne l’accaduto e la funzione dei personaggi; a partire dalla seconda metà dell’Ottocento tutti i momenti di questa assolutezza vanno relativizzandosi, a mano a mano che la normalità dei rapporti tra gli uomini si modifica sotto il peso dell’alienazione indotta dalla rivoluzione industriale. Il risultato è il teatro contemporaneo, nel contesto del quale spicca la soluzione...

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