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Come è noto, nella fase della sua filosofia posteriore al
recensioni di Perissinotto, L. L'Indice del 1999, n. 06
Anzitutto, viene mostrato come l'adozione in filosofia del punto di vista antropologico faccia tutt'uno con la critica dell'essenzialismo che aveva caratterizzato il Tractatus. L'abbandono della tesi secondo cui il linguaggio avrebbe un'essenza che, non potendo essere detta, segnerebbe il limite invalicabile del linguaggio consente a Wittgenstein di assegnare alla filosofia un compito descrittivo che, dalla prospettiva del Tractatus, sarebbe apparso interamente paradossale. Ciò che ora la filosofia è chiamata a descrivere, infatti, non è più una presunta essenza inafferrabile, bensì la molteplicità degli usi linguistici. Ciò significa che il limite del linguaggio può essere descritto in quanto esso si trova nel linguaggio: descrivere un uso linguistico significa, infatti, descrivere le regole del senso poste nel linguaggio. "Quando si dice che una proposizione è priva di senso - annota Wittgenstein in un paragrafo delle Ricerche filosofiche - non è come se il suo senso fosse, per così dire, senza senso. Ma una combinazione di parole viene esclusa dal linguaggio, ritirata dalla circolazione".
Il secondo nucleo del lavoro è costituito dall'elaborazione dell'ipotesi, già avanzata da altri interpreti ma qui analiticamente sviluppata e difesa, che Wittgenstein abbia riconosciuto nel metodo morfologico di Goethe e nelle sue riprese in Spengler il metodo che meglio consentirebbe alla filosofia di descrivere gli usi linguistici in vista di ciò che alla filosofia dovrebbe premere: non la loro spiegazione genetica o causale, bensì la loro comprensione. In particolare, Andronico mostra assai bene quanto importante sia, per Wittgenstein, l'idea goethiana secondo cui "l'inserimento di una forma in una serie di forme (reali o possibili) che ne rappresentano le variazioni costituisce un modello di comprensione"; come Wittgenstein riprenda da Spengler l'idea che il punto di vista della filosofia sul proprio oggetto di ricerca debba e possa essere, contemporaneamente, esterno e interno.
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