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Architettura-Design 1965-2015 - Germano Celant - copertina
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Descrizione


Il volume raccoglie quarantotto saggi su architettura e design, scritti da Germano Celant nell'arco di cinquant'anni.

«Sin dal 1965 la pratica di transitare da un territorio all’altro mi è apparsa interessante per il suo potenziale teorico, perché permetteva di lavorare su un tutto avvolgente, dove poter immettere ogni manifestazione creativa senza adottare margini esterni»

Si va dal testo su Marcello Nizzoli, fino a quelli su Frank O. Gehry e Rem Koolhaas, passando per il celebre Architettura radicale, che ha dato il nome di battesimo a un intero e composito movimento. I saggi, qui riuniti offrono uno spaccato globale della cultura progettuale a cavallo dei due secoli, scrutata da un punto di vista unico, quello che lo storico Filiberto Menna, a proposito del libro di Germano Celant, Precronistoria 1966-69, aveva lucidamente definito come «una marcata tendenza a una lettura per così dire raffreddata [...], una lettura che insiste in maniera particolare sui significati e tende a sottolineare, contro le facili e ricorrenti compromissioni con altre serie di fatti, l'autonomia dell'arte come un sistema linguistico che opera sul piano della specificità».
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Dettagli

2018
15 novembre 2018
354 p., Brossura
9788822901408
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Indice

Introduzione
Architettura + Design
Immagine di un’impresa: la Citroën
Una cupola su New York. Richard Buckminster Fuller
Il design forma zero. AG Fronzoni
Marcello Nizzoli
Cronache di disegno industriale. Enzo Mari
Architettura radicale
Sulla scena dello S-Space
Ant Farmv
Al di fuori del design. Gordon Matta-Clark: l’architettura è un ready-made
Al limite dell’avventura. Gino Valle
Disordine in architettura. Frank O. Gehry
Architettura parlante. Aldo Rossi
Le favole «diaboliche» di Paolo Deganello
Architettura dalla morte alla vita. Hans Hollein
I loft americani
La consistenza dell’impalpabile. Gio Ponti
Lella e Massimo Vignelli
L’architettura del sacrificio. Gaetano Pesce
Andrea Branzi, una ramificazione del design
Jay Chiat
Paesaggi per nomadi. Gae Aulenti
La trasparenza dell’architettura. Langlands & Bell
Cattedrali d’Arte
Acconci Studio
New York 2000. Marcello Morandini
Forme in movimento. Gaetano Pesce
Scott Burton
Rigenerarsi. Bilbao
Un caleidoscopio. Herzog & de Meuron
Architettura caleidoscopio delle arti
Modello come arte
Bodydesign
Zaha Hadid
Il museo tra linearità e casualità. Richard Meier
Mario Bellini
L’architettura dell’arte. Marco Della Torre
Un jazzman del design. Ettore Sottsass
L’architettura centauro. Frank O. Gehry
Renzo Piano e Germano Celant in conversazione
La samba del design. Alessandro Mendini
La Pappa di Armando Testa
Gio Ponti 2011
Un architetto irrazionalista. Gio Ponti Il teatro della città. Aldo Rossi
Design all’italiana
I territori dell’Esporre
Architettura moltiplicata. Aldo Rossi
19.000 metri di cultura. Rem Koolhaas e OMA
Indice dei nomi

Conosci l'autore

Germano Celant

1940, Genova

Critico d’arte italiano. Per primo ha teorizzato, sul finire del decennio degli anni Sessanta la cosiddetta arte povera, presentandola in una serie di mostre e scritti (Appunti per una guerriglia, 1967). Gli artisti da lui ascritti alla corrente erano Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Pino Pascali ed Emilio Prini, i cui lavori vennero esposti alla galleria la Bertesca di Genova in una mostra poi divenuta proverbiale.Attento conoscitore delle nuove tendenze dell’arte, Celant ne ha proposto e organizza rassegne per oltre cinquant'anni.Nel 1997 è stato curatore della Biennale di Venezia; dal 1989, invece, ha ricoperto la carica di senior curator al Guggenheim Museum di New York.Collaboratore di diverse riviste, fra le quali citeremo L'Espresso,...

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