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Arcipelago Gulag - Aleksandr Solzenicyn - copertina
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Arcipelago Gulag - Aleksandr Solzenicyn - copertina

Descrizione


"Arcipelago Gulag" è una colossale raccolta di dati sulle deportazioni e i campi di reclusione dell'epoca staliniana: una vera e propria storia, geografica ed etnologia, della realtà dei lager. Per la sua immane impresa l'autore raccolse i racconti e le deposizioni di più di duecento ex deportati. Corredano i volumi una cronologia, un apparato di note e una bibliografia. I due tomi non sono vendibili separatamente.
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Dettagli

2001
6 marzo 2001
2 voll., 2800 p.
9788804479055

Valutazioni e recensioni

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Federico Merlotti
Recensioni: 5/5
Perché non sia accaduto invano

Lettura terribile ma indispensabile. Alla fine non si può che provare gratitudine infinita nei confronti dell’autore per averci fornito un’inestimabile testimonianza sugli orrori del Comunismo. Estratti dal cap. IV Le mostrine celesti :" Il potere è veleno è risaputo da millenni. Non avesse nessuno mai acquistato potere materiale sugli altri ! Ma per un uomo che crede nell'esistenza di qualcosa di superiore a tutti noi, ed è quindi conscio della propria limitatezza, il potere non è mortifero. E' invece cadaverina per gli uomini cui è preclusa la sfera superiore. Non hanno modo di salvarsi dal contagio......L'ideologia ! è lei a fornire la giustificazione che cerchiamo alla malvagità e la duratura fermezza necessaria al malvagio. E' la teoria sociale che gli permette di giustificarsi di fronte a se stesso e agli altri, di ascoltare non rimproveri né maledizioni ma lodi e omaggi. Così gli inquisitori si facevano forti con il cristianesimo, i conquistatori con la glorificazione della patria, i colonizzatori con la civilizzazione, i nazisti con la razza, i giacobini e i bolscevichi con l'uguaglianza, la fraternità, la felicità delle generazioni future. Grazie all'ideologia è toccato al ventesimo secolo sperimentare una malvagità esercitata su milioni di persone. Una malvagità inconfutabile che non può essere passata sotto silenzio né ignorata: con che coraggio possiamo continuare a dire che i malvagi non esistono ? Chi annientava quei milioni di persone? Senza malvagi l'Arcipelago non sarebbe esistito." Estratto dal cap. X La legge è maturata:" Eppure una selezione ci fu ! I condannati più lungimiranti e decisi non si lasciarono prendere, si suicidarono prima dell'arresto......Si lasciarono invece arrestare quelli che volevano vivere. E chi vuole vivere è malleabile come la cera !...M anche fra questi, alcuni si comportarono diversamente durante l'istruttoria, tornarono in sé, puntarono i piedi, perirono senza che se ne sapesse nulla, ma almeno senza ignominia."

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Tiziano Viganò
Recensioni: 5/5

Un bellissimo libro che ha richiesto tantissimo lavoro, una mole impressionante di dati, di persone di compagni-e di sventura che Solzenicyn ha incontrato nei lungi anni trascorsi all'inferno nei gulag BOLSCEVICHI. Se descrive in un modo semplice, in un modo profondo dove i sentimenti, la pietà, la comprensione, a volte la solidarietà fra sventurati si tocca con mano. Descrive benissimo e riesce a prendere il lettore in questo racconto, a coinvolgerlo, a fargli vedere la miseria, lo sconforto, il dolore, la paura, la violenza che si respira che si vive che i relitti umani subiscono, a volte senza sapere il motivo di quedte umiliazioni di quedti ricatti di queste sofferenze. Solzenicyn, nel suo racconto riesce a portarti in quedto inferno che è la vita di tutti i giorni nei Gulag,, riesce a coinvolgerti a farti respirare l'aria di quei tuguri. Racconta in modo esemplare la FOLLIA DEL POTERE, la follia di chi rappresenta e deyiene il potere. Ci fa comprendere come avvenivano gli arresti le condanne, come era "organizzata" la società Russa e come la piramide centralizzata del potere funzionava. La paura delle persone che i militari gli assassini della Ceka, venissero a prenderti in qualsiadi momento, quasi sempre la notte. L'incubo che con te arrestano poi i tuoi famigliari, moglie figli-e, compagni. La paura delle minacce che si diventano reali, incarcerazioni, torture, estorzione di accuse infamanti ecc ecc. Tutto questo è descritto magnificamente nella sua terribile verità. Tutto questo ha un inizio!!! Stalin é stato la PROSECUZIONE di ciò che aveva creato ed iniziato quel KRIMINALE di Lenin, con il suo sgherro Trotsky. Il TERRORE ROSSO, creato da Leningia dopo alcuni mesi drl colpo di Stato dell'ottobre del 1917.Cosi chiamato dallo stesso Lenin, dove cercò di esautorare la DEMOCRAZIA DIRETTA dei Soviet. Tutto il potere ai Soviet!. Centralizzo' il potere nel partito bolscev nelle sue mani, incomincio'ad uccidere gli anarchici, i socialrivoluzionari,operai, contadini

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Marina53
Recensioni: 5/5

Uno spaccato di storia dolorosamente vissuta sulla Russia stalinista. Dal Circolo polare artico alle steppe del Caspio, dalla Moldavia alle miniere d'oro della Kolyma in Siberia, le "isole" del Gulag - l'organismo che gestiva i campi d'internamento nell'Unione Sovietica - formavano un invisibile arcipelago, popolato da milioni di cittadini sovietici. Nei Gulag è vissuta o ha trovato fine o si è formata un'"altra" Russia, quella di cui non parlavano le versioni ufficiali, e di cui Solzenicyn, per primo, ha cominciato a scrivere la storia. In un fitto intreccio di esperienze dirette, di apporti memorialistici, di minuziose ricostruzioni dove non un solo nome o luogo o episodio è fittizio, Arcipelago Gulag racchiude una tragica cronaca di quella che è stata la vita del popolo sovietico "del sottosuolo" dal 1918 al 1956. Un'opera corale che ha visto la luce per la prima volta a Parigi nel 1973. Solzenicyn è più che un scrittore, in Russia è un mito, un filosofo, rispettato tantissimo per le sue idee, per la sua inflessibilità e per il suo coraggio di scrivere sempre e comunque la verità. Sono 2.000 pagine, ma non mi hanno spaventata...ne è valsa la pena, non solo leggerlo ma anche comprarlo.

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Conosci l'autore

Aleksandr Solzenicyn

1918, Kislovodsk

Aleksandr Solzenicyn è stato uno scrittore russo. Nasce da una famiglia discretamente agiata. Il padre muore pochi mesi prima della sua nascita in un incidente di caccia. La madre si trasferisce col piccolo a Rostov-sul-Don. Nel 1924, a causa degli espropri ordinati dal regime, i due si trovano a vivere in condizioni di grande indigenza. Aleksàndr riesce però a perseverare negli studi, fino al conseguiemento di una laurea in matematica nel 1941. È in quello stesso anno che si arruola come volontario nell'Armata Rossa e viene inviato sul fronte occidentale. Riceve un'onorificenza.Nel febbraio del 1945, però, a causa dell'intercettazione di una sua lettera in cui critica duramente l'operato di Stalin, viene arrestato.Trasferito nella prigione moscovita della...

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