La storia della Russia è una delle più vaste e articolate dell’intero continente eurasiatico, un intreccio di espansione territoriale, potere imperiale e identità culturale che si estende per oltre un millennio. Le sue origini risalgono alla Rus’ di Kiev (IX-XIII secolo), uno stato medievale che rappresenta la culla comune delle civiltà russa, ucraina e bielorussa. Dopo la distruzione operata dalle invasioni mongole nel XIII secolo, il centro del potere si spostò verso nord-est, dando vita al Granducato di Mosca, destinato a diventare il fulcro del futuro Impero russo. Da allora, la storia russa è segnata da una costante tensione tra centralizzazione e pluralità, tra autocrazia e riforme, e da una visione del mondo fondata sul rapporto dialettico tra tradizione ortodossa e modernizzazione europea.
I grandi temi ricorrenti della storia russa ruotano intorno al potere, all’identità e all’espansione. Con Ivan IV (il Terribile) nel XVI secolo, la Moscovia divenne un impero centralizzato e temuto, mentre con Pietro il Grande (XVII-XVIII secolo) iniziò un processo di occidentalizzazione che portò alla fondazione di San Pietroburgo, nuova capitale e simbolo del desiderio di apertura all’Europa. Sotto Caterina II, la Russia si affermò come potenza continentale, estendendo i propri confini fino al Mar Nero e alla Siberia. L’Ottocento vide lo scontro tra autocrazia zarista e fermenti rivoluzionari, culminato nella Rivoluzione del 1917, che pose fine alla dinastia dei Romanov e inaugurò l’era sovietica. L’Unione Sovietica (URSS), nata nel 1922, divenne protagonista del XX secolo: prima con la pianificazione economica staliniana e le sue repressioni, poi come superpotenza mondiale durante la Guerra Fredda, fino al crollo del 1991.
Negli anni Duemila, la leadership di Vladimir Putin ha segnato un ritorno alla centralità statale e a una visione neoimperiale del potere, fondata sull’idea di una “grande Russia” chiamata a riaffermare il proprio ruolo nel mondo. I conflitti in Cecenia, la guerra con la Georgia (2008) e l’invasione dell’Ucraina (2022) testimoniano la continuità di un modello geopolitico assertivo, che affonda le radici nella lunga tradizione di centralismo politico e orgoglio nazionale. In prospettiva storica, la Russia appare come una nazione di straordinaria complessità, dove il passato imperiale, il trauma sovietico e le ambizioni globali continuano a convivere, dando forma a una identità sospesa tra Europa e Asia.