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In questo interessantissimo e documentato saggio di sociologia della comunicazione, edito da Eclettica edizioni, scritto a quattro mani da Andrea Pannocchia e Massimo Nardini entrambi ricercatori all'università di Firenze, si ricostruisce il passato e il presente delle principali emittenti televisive della Toscana, o meglio, come si dichiara nell'introduzione di "quelli che ce l'hanno fatta" vale a dire tutte di quelle televisioni, (quali per esempio GRANDUCATO TV, TVL, TELE IDEA?) che, nate negli anni Settanta od Ottanta, sono sopravvissute, seppur fra molte peripezie, alle riforme Mammì e Gasparri ( qualche volta unendosi o cambiando addirittura assetto societario) e hanno contribuito ad arricchire anche la prospettiva culturale oltre che quello informativo. toscano ed italiano. Il volume, si articola in una serie di interviste rilasciate da quindici fra fondatori,( quali Luigi Bardelli di TVl,) o direttori di altrettante emittenti, è intervallato da notizie curiose e da ricordi. Il libro nasce con l'intento di fornire un compendio organico e "colmare alcune lacune" in materia televisiva toscana. Il titolo "Artigiani dell'etere" racchiude in sé un ossimoro volto a sottolineare lo sviluppo storico delle varie emittenti locali ed il termine "artigiano" allude, in maniera tutt'altro che dispregiativa, proprio alla necessità e volontà di dover "inventare" e costruire giorno dopo giorno, il proprio modo di far televisione, in un periodo di grande incertezza legislativa. Nell'opera si sottolinea altresì il ruolo fondamentale di sostegno, tempestività e di capillarità dell'informazione che ogni emittente ha avuto sul proprio territorio, basti pensare, per esempio al fenomeno delle alluvioni. Altro grande merito delle emittenti locali è inoltre quello di aver valorizzato e " aver consentito l'accesso delle donne alla professione giornalistica. Ho trovato questo corposo saggio eccellente, scorrevole, chiaro e ben argomentato. Vivamente consigliato
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