Attacco al potere. Olympus Has Fallen
- EAN: 8032807049687
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16/05/2020 14:49:07
Davvero avvincente e adrenalitico, seppur un po surreale nella storia! Un attacco in grande stile alla Casa Bianca in meno di pochi minuti.. fa venire i brividi! Bel cast.. mi è piaciuto molto il protagonista, una scoperta inaspettata!
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14/05/2020 18:31:21
Grande capolavoro del cinema americano. Attori eccelsi che interpretano in pieno il problema di un attacco a regola d'arte verso gli Stati Uniti D'America inflitto dalla Korea. Il valoroso Mike Benning, dovrà aiutare il presidente degli Stati Uniti a non soccombere a questo attacco terroristico. Risultato tutto da vedere. Suspance continua. Assolutamente da vedere
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13/05/2020 22:21:13
La regia di Antoine Fuqua è da considerarsi tutto sommato buona, così come la fotografia, ma non è esente da difetti. Ben dosati gli effetti speciali e le numerose esplosioni. La vera lacuna della pellicola è la totale mancanza di tensione, un vero peccato perché data l'affascinante e ristretta location scelta, c'erano tutti i presupposti per crearla in dosi massicce.
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07/03/2018 15:36:58
Bellissimo!come il secondo..adrenalinico!lui proprio bravo!
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10/02/2016 17:18:34
Blockbusterone in cui tutto è di grana grossa, peggio dei film muscolari degli anni '80, che perlomeno avevano un montaggio decente, qui il montaggio è schizzato da crisi epilettica, sceneggiatura di una sciatteria irritante, fotografia patinata, talmente reazionario e becero che vederlo ha l' effetto delle unghie sulla lavagna per 2 ore
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11/10/2013 13:18:28
I meriti di Fuqua non son da poco. Coll'esordio nel '98 ha sdoganato l'occidentalizzazione di Chow Yun-fat; col dittico "Training Day" (2001) - "Brooklin's Finest" (2010) ha demolito le icone positive prima di Denzel e poi d'Ethan; con "L'ultima alba" (2003) ha seppellito Willis sotto le prominenze bellucciane, forse meno inespressive della sua proprietaria. E con ciò muore definitivamente il personaggio modello-McClane, al punto che nel 2006 Willis decide di girare il suo primo film, "Solo due ore", in cui è sì ancora il solito "poliziotto di N.Y.", ma ormai vecchio, zoppo, cereo, deperito, sfatto e sfiancato dall'esistenza, ch'approfitta d'ogni scena per urlare "Io non sono un eroe". "Die Hard 4" è già dell'anno successivo, come il 5° è appena di quest'anno, ma ormai Bruce è buono solo per un action movie col protagonista più statico concepibile (se la gioca con l'imbolsito Seagal). Quest'uccisione dell'icona McClane determina una svolta cinematografica decisiva nel genere "uno-contro-tutti", eccelsa metafora del male di vivere nella panbelligeranza cosmica. Willis smussava qualsiasi spigolo con l'(auto)ironia, ma la vita vera non si lascia disinnescare da risatine e battute salaci. Tale aspetto umoristico rendeva le pellicole con McClane (o con Riggs/Mel Gibson) dei divertenti blockbuster d'intrattenimento, non una pertinente simbolizzazione della mattanza che ci riserva la Storia. Allora Fuqua rimpiazza Willis prima con Wahlberg in "Shooter" (2007) e poi con Butler in questa pellicola, dove si permette anche di relegare in ruoli da comprimari Eckhart, Freeman, Judd e Bassett: il tracollo dell'Olimpo hollywoodiano, dei suoi divi e del suo starsystem. Fuqua è un ottimo mestierante che sta colmando una grave lacuna nella narrativa audiovisiva. Avrà i suoi difetti, ma in giro non vedo razzolare sul tema ancora nessuno più abile.
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10/10/2013 05:23:30
I meriti di Fuqua non son da poco. Coll'esordio nel '98 ha sdoganato l'occidentalizzazione di Chow Yun-fat; col dittico "Training Day" (2001) - "Brooklin's Finest" (2010) ha demolito le icone positive prima di Denzel e poi d'Ethan; con "L'ultima alba" (2003) ha seppellito Willis sotto le poppe bellucciane, forse meno inespressive della sua proprietaria. E con ciò muore definitivamente il personaggio modello-McClane, al punto che nel 2006 Willis decide di girare il suo primo film, "Solo due ore", in cui è sì ancora il solito "poliziotto di N.Y.", ma ormai vecchio, zoppo, cereo, deperito, sfatto e sfiancato dall'esistenza, ch'approfitta d'ogni scena per urlare "Io non sono un eroe". "Die Hard 4" è già dell'anno successivo, come il 5° è appena di quest'anno, ma ormai Bruce è buono solo per un action movie col protagonista più statico concepibile (se la gioca con l'imbolsito Seagal). Quest'uccisione dell'icona McClane determina una svolta cinematografica decisiva nel genere "uno-contro-tutti", eccelsa metafora del male di vivere nella panbelligeranza cosmica. Willis smussava qualsiasi spigolo con l'(auto)ironia, ma la vita vera non si lascia disinnescare da risatine e battute salaci. Tale aspetto umoristico rendeva le pellicole con McClane (o con Riggs/Mel Gibson) dei divertenti blockbuster d'intrattenimento, non una pertinente simbolizzazione della mattanza che ci riserva la Storia. Allora Fuqua rimpiazza Willis prima con Wahlberg in "Shooter" (2007) e poi con Butler in questa pellicola, dove si permette anche di relegare in ruoli da comprimari Eckhart, Freeman, Judd e Bassett: il tracollo dell'Olimpo hollywoodiano, dei suoi divi e del suo starsystem. Fuqua è un ottimo mestierante che sta colmando una grave lacuna nella narrativa audiovisiva. Avrà i suoi difetti, ma in giro non vedo razzolare sul tema ancora nessuno più abile.
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02/09/2013 11:35:59
la sequenza dell'attacco alla casabianca è magistrale e vale il prezzo del biglietto poi il film cala un pò,curiosa la scelta di butler,attore scozzese, nei panni di eroe americano avevo paura che prima o poi si mettesse a suonare la cornamusa..come curioso il fatto che tra qualche tempo esca un film dal soggetto analogo con altri protagonisti...
- Produzione: Notorius Pictures, 2013
- Distribuzione: Terminal Video
- Durata: 120 min
- Lingua audio: Italiano (Dolby Digital 5.1);Inglese (Dolby Digital 5.1)
- Lingua sottotitoli: Italiano per non udenti
- Formato Schermo: 2,40:1
- Area2
