Back to Birth

«Volevo realizzare un disco che avrebbe premiare le persone disposte a sedersi e fare un paio di ascolti attenti», afferma Jackie Greene di Back to Birth. «In questo mondo frenetico con tempi di attenzione brevi, ho voluto fare un disco che potesse invitare la gente a fare un passo indietro, prendendosi il tempo necessario per ascoltare». Back to Birth ‐ il settimo album di Greene ‐ è più che degno di qualche attenzione seria.
Il set di 11 canzoni mostra tutta la misteriosa abilità del poliedrico artista di sintetizzare la sua profonda affinità per più stili roots americani. Armato di una voce suadente, un competente, vivido songwriting e una padronanza istintiva di diversi strumenti, Greene si è ritagliato una nicchia musicale unica, e Back to Birth segna un'altra pietra miliare creativa nel suo già convincente corpo di lavoro. Back To Birth, prodotto dal membro dei Los Lobos e frequente collaboratore di Greene Steve Berlin, sottolinea la notevole evoluzione di Greene come performer e scrittore, con nuove composizioni come "Silver Lining", "Trust Somebody", "Now I Can See For Miles" e la frenetica composizione che dà il titolo all’album; tutti i brani sono caratterizzati da testi riflessivi e introspettivi che affrontano alcune profonde questioni filosofiche con schietta eloquenza. Greene ha trascorso gran parte degli ultimi anni impegnato in una serie di avventure musicali, e collaborazioni con svariati big del panorama artistico.