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...ho letto quest'opera dopo averla sentita declamata da Rialti. io non amo la poesia, ma "la ballata" è qualcosa di potente, di esaltante, di eroico! una cavalcata densa di coraggio, timori, fede e amore verso la propria terra e le proprie genti. mai letto qualcosa di simile: "La ballata del cavallo bianco" è un capolavoro...
Il famoso poeta argentino Borges affermò non a torto che "Chesterton fu un ammirevole poeta", aggiungendo che "nella poesia 'La Ballata del Cavallo Bianco' si trovano metafore che perfino Victor Hugo avrebbe ammirate". Non si può dimenticare che Chesterton, oltre ad essere giornalista, scrittore, disegnatore, fu un poeta. La sua poesia tocca vertici altissimi, in particolar modo in questo poema dove si ripercorre la leggenda del primo re d'Inghilterra, Alfred. La generosità, l'eroismo, l'amore sono temi che emergono nei versi infuocati di epos. In questo poema si cela una visione cristiana della vita: il cuore di ogni uomo è sempre in lotta fino alla morte, ma la sua missione altro non è che mantenere alta la bandiera, difendere il vessillo della civiltà. La forte religiosità di Chesterton si coniuga perfettamente con il suo grande amore per la vita, affiorante nel poema: Alfred lotta non solo in difesa della propria gente, della propria terra, ma altresì in difesa dei valori, degli ideali alle fondamenta della vera civiltà. Anzi, Chesterton ci mostra la via vera per avvicinarci a Dio; la via indicataci dagli eroi e dai santi, dai contadini e dalle mamme: quella via dove gli affetti, gli amori, le speranze più intime del cuore umano non sono disprezzate, non sono annientate; l'uomo stesso si innalza con tutto il suo peso terreno alla volta del cielo. Chesterton è consapevole che la fiamma del divino amore purifica e santifica l'uomo: l'onore di essere uomini ci appartiene in quanto figli di Dio, fratelli dei nostri simili e servitori di una terra. Amare e difendere la propria gente, la propria nazione, la propria civiltà è simbolo di un amore più grande che non può non portare alla scoperta di Dio.
Appassionato e avventuroso come il suo autore, unisce al tempo stesso poema cavalleresco ed epica cristiana. Si sentono gli echi delle chansons anglo-normanne mentre la battaglia prosegue idealmente fino ai giorni nostri, dove gli invasori distruttori della civiltà non portano più scudi e lance ma penne, fogli e ideologie di morte. Chesterton è un cristiano sfrontato e chiassoso che forse potrebbe piacere a qualche raro ateo autentico, ma sicuramente non alla massa di agnostici indifferenti del nostro tempo.
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