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La bambina che mangiava i lupi. Ediz. a colori - Vivian Lamarque - copertina
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La bambina che mangiava i lupi. Ediz. a colori
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La bambina che mangiava i lupi. Ediz. a colori - Vivian Lamarque - copertina
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Descrizione


C'è un bosco. E c'è una casetta su un albero. È la casetta di una bambina che si chiama Bambina e della sua amica gallina che si chiama Gallina. Nel bosco ci sono il lupi. Ma davvero i lupi mangiano i bambini? E se fossero i bambini a mangiare i lupi? E non sarebbe meglio se nessuno mangiasse nessuno? Età di lettura: da 6 anni.
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Dettagli

2
2014
18 novembre 2014
48 p., ill. , Brossura
9788867143238

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alida airaghi
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Leggera e quasi incorporea, malinconica fata turchina dei Navigli, la Lamarque ha sfidato e modificato la tradizione più collaudata, quella favolistica, in questa fiaba del 1992, più volte ripubblicata con successo. Ecco perciò una Cappuccetto Rosso rovesciata, di nome Bambina (un archetipo, quindi? o una vaga riminiscenza delle storie assurde per l'infanzia di Ionesco?), che ama i lupi al punto di mangiarseli, a volte lessi a volte arrosto. Bambina ha una gallina che si chiama Gallina, e insieme vivono in cima a un albero altissimo, in una capanna che ha tutto, e anche il balconcino in più. Di lì si sporgono a prendere il fresco, Bambina felice e Gallina tremante. D'inverno le due protagoniste del racconto girovagano affamate per il bosco, finché Bambina, quasi per caso, si trasforma in cacciatrice, cuoca e divoratrice di lupi. E allora, all'understatement ironico della Lamarque, sottilmente crudele nella sua fantastica levità, sovviene una Bambina streghetta dai capelli-aculei e dalle gambe sottili, intenta ad assaggiare sorniona una zuppa di lupo con orecchie, coda e zampe che sporgono da diverse pentolacce. Questa Bambina, diventata presto il terrore dei lupetti che vanno a trovare le nonne, è temuta al punto che si vede costretta a travestirsi da lupo, "e a travestirsi bene, se no poi i lupi le dicevano 'Ma che zampe bianche hai!..Ma che bocca piccola hai!'", e diventa essa stessa lupo, in un esopismo rivisitato sadicamente. Morale della favola: "E dunque non abbiate troppa paura dei lupi, bambini. Dentro di loro batte un cuore di bambina". In conclusione, il messaggio consolatorio e rassicurante della favola lamarquiana svela la considerazione perversa per cui forse è meglio la naturalezza ferina rispetto all'atrocità infantile...

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Vivian Lamarque

1946, Tesero

Scrittrice e poetessa italiana. Di origini valdesi, viene data in adozione, a nove mesi, in quanto illegittima, a una famiglia cattolica milanese. A quattro anni perde il giovane padre adottivo. A dieci scopre di avere due madri e inizia a scrivere le prime poesie. Vive a Milano dove ha una figlia e due nipoti. Ha insegnato italiano agli stranieri e letteratura in licei privati. Ha tradotto La Fontaine, Valéry, Prévert, Baudelaire. Dal 1992 scrive sul Corriere della Sera. Il suo primo libro, "Teresino", ha vinto il Premio Viareggio Opera Prima nel 1981. Tra gli altri successivi premi, il Montale (1993), il Pen Club ed il Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo (1996) nella sezione poesia, il Camajore (2003), l'Elsa Morante (2005), il Cardarelli-Tarquinia (2006)....

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