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Futuro imperfetto, Natura perfetta Ma che gli volete dire a questo? Ma cosa volete, il sangue da Bordewijk? Anno 1931 e sto tipo se ne esce con un pamphlet tutto sostanza e zero perdite di tempo. Si narra un futuro, ma lo si fa tutto all'imperfetto, inteso come tempo verbale. E l'effetto è la surrealtà totale, grigia come la testa di un topo. La genialità in fondo sta tutta qui, proprio nel tempo verbale: c'è staticità totale, ordine e una crosta solo superficialmente anodina. Alla monotonia totalizzante dello Stato (che ha chiuso le porte, commerciali e non, con quelli confinanti), tutta tesa all'annullamento dell'individuo, si contrappone la forza dirompente e inarrestabile della Natura, con la maiuscola. Niente può fermare il torrente in piena delle energie del cosmo, del quale l'uomo ne è volente o nolente parte e motore imprescindibile. Lo Stato soffoca tutto, chiude tutto, abolisce il privato e le gerarchie (persino il Consiglio che ne decide le sorti è freddo come l'acciacio e si automantiene con logiche che ne garantiscono la totale uniformità interna), ma è allo stesso tempo magniloquente nelle sue epifanie terrorizzanti (palazzi grossi come città, saloni che contengono 200.000 persone, maxi schermi visibili a mille chilometri di distanza). La Natura, invece, lavora in silenzio, sottotraccia ma forte con la calma dei forti, inesorabilmente trascinata dal suo illimitato potere. E' co
Scritto prima degli altri due libri distopici più famosi ("1984" e "Il Mondo Nuovo"), è un concentrato di descrizioni di vita totalitaria, che si collegano perfettamente alla figura dei cubi (Blocchi). Molto suggestiva la scena iniziale: un aereo che atterra e ci introduce nel mondo "fantastico" dell'autore. Senz'altro un libro che fa pensare: gli abitanti non si accorgono di quello che gli succede intorno; proprio come forse anche noi.
io adoro questo libro...l'ho adorato appena ho letto la prima pagina del testo olandese..l'ho tradotto,in effetti, per cui come potrei dire che non lo amo? mi piace il genere distopico in generale, ma di molto affascinante questo piccolo romanzo, come lo chiama l'autore, ha lo stile, il linguaggio, spigoloso secco sintetico ma poetico che rispecchia perfettamente il contenuto. un grande piccolo capolavoro..leggetelo x amarlo anche voi!
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