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EPUB2 con Adobe DRM
Anno edizione: 2010
6,99 €
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Costance Briscoe è nata a Londra nel 1957 da genitori immigrati giamaicani, prima di sei figli. Da allora è sempre stata maltrattata dalla madre, sia fisicamente sia psicologicamente, per il solo fatto di essere considerata "brutta". Regolarmente picchiata, lasciata senza cibo, disperata, Costance si rivolge autonomamente ai servizi sociali per essere presa in custodia, e quando il tentativo fallisce tenta il suicidio bevendo candeggina. A tredici anni la madre se ne va, lasciandola da sola senza riscaldamento, elettricità e cibo, ma Constance trova la forza di andare avanti, il coraggio di continuare una vita iniziata ferocemente.
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Autore:
Traduttore:
Editore:
Collana:
Edizione:
3
Anno edizione:
2006
In commercio dal:
15 giugno 2006
Pagine:
351 p., Brossura
EAN:
9788879727419
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JANS SMIT
30 giugno 2021
Un libro tragico ma affascinante. Questa storia vera conquista pagina dopo pagina. E' il delirio ossessivo di una madre contro la propria figlia ( che ne è l'autrice) non lascia indifferenti. Le storie vere possono anche far male e questa lascia il segno. Sembra impossibile come sia riuscita a sopravvivere alle angherie, ai maltrattamenti ed alle percosse di una madre padrona e sicuramente "malata".
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Sara
14 maggio 2008
Splendido...l'ho divorato e ho pianto quando è finito perchè era...finito.sembra la mia storia.magnifico elogio alla vita.
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Viviana
15 marzo 2008
Un giorno andai in libreria e vedendo tanti libri presi x caso qsto...mi incuriosì il nome...lo iniziai a leggere e subito è piaciuto!!!lo consiglio anche xk io lo porto all'esame....ciao
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Recensioni
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Una storia vera dei sobborghi meridionali di Londra, anni sessanta. Disprezzata perché considerata la più brutta dei figli, la piccola Constance trascorre l'infanzia vittima di maltrattamenti fisici e psicologici da parte della madre, donna avida e violenta ai limiti del sadismo, in un crescendo di brutalità che arriva fino all'abbandono finale: un giorno la donna semplicemente cambia casa, lasciando senza cibo, luce e gas la figlia appena quattordicenne. Così Constance, dopo anni di percosse, privazioni, insulti e tentativi di abuso, si trova ora a dovere lavorare per sopravvivere e contemporaneamente ad andare a scuola, fingendo di condurre una vita normale. L'autrice riesce a raccontarci la propria storia davvero sconvolgente con uno stile sobrio e vivace, quasi scarno, che evita qualsiasi scivolamento nel drammatico, ma che conserva comunque il giusto tono d'indignazione. Quando è uscito, il libro ha scalato rapidamente le classifiche di vendita inglesi, e a ragione, perché rappresenta un'importante testimonianza di una condizione sociale tragica, ha un valore di denuncia innegabile ed è di forte impatto emotivo. Oggi che è una madre felice, avvocata e anche la prima donna di colore a essere diventata giudice in Gran Bretagna, Briscoe ha deciso di lasciare la sua autobiografia in eredità a tutti coloro che si trovano in situazioni di degrado e lottano per uscirne e riscattarsi. Una curiosità: il libro è dedicato a un personaggio reale, naturalmente davvero commovente e umano e della cui improvvisa mancanza l'autrice non si è mai fatta una ragione. Vale la pena di leggerlo già solo per farne la conoscenza. Serena Corallini
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