Buona la prima

Per quanto con questo solo libro l'autrice non potrà certo aspirare a vincere il Nobel, tuttavia si tratta di un libro divertente e leggero che fa sorridere, anche se qualcuna delle prime volte narrate non è proprio, per l'io narrante, un'esperienza piacevole. La protagonista, maniaca della scrittura corretta e rispettosa delle regole orto-lessico-grammatico- sintattiche, narra tutte le sue prime volte più significative, con piglio gioviale e ironia. Lettura godibile. P. S. Un errore però c'è: VOGLIO non è l'imperativo del verbo VOLERE, che peraltro esiste nella versione cacofonica "vogli", bensì il presente indicativo, prima persona singolare.

Buona la prima è un libro davvero delizioso e inaspettato. La storia si sviluppa durante tutto il corso della vita della protagonista, passando da una prima volta all’altra, nelle quali per noi figlie degli anni 70-80 è quasi impossibile non riconoscersi. È divertente e fresco, un’ottima lettura sotto l’ombrellone, ma è anche toccante e drammatico in alcuni punti. Ed è giusto così, perché anche nella vita ci sono prime e ultime volte, esperienze e che è meglio non rifare, e altre che sono venute così bene, o ti hanno insegnato qualcosa di importante, da rifarle tutto da capo. Tipo i figli! Bravissima, Fabienne Agliardi! Libro super consigliato.