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Una storia intensa e commovente di affetti e speranze
«Con l'ironia, l'acutezza e la sensibilità di sempre, il giornalista, conduttore e autore di "Fai bei sogni", ci regala un romanzo incantevole» - Tv Sorrisi e canzoni
«Tutto il mondo affrontava la stessa prova. Qualcuno ne approfittò per cambiare.»
Cosa racconteremo di noi e della nostra vita ai nostri nipoti? Mattia decide di iniziare dalla primavera dei suoi nove anni, nel 2020, quando, mentre il mondo da un giorno all'altro si rinchiude in casa, si ritrova costretto nel microcosmo di un condominio di ringhiera a fronteggiare il suo più grande nemico: quel padre che l'aveva abbandonato quando aveva solo tre anni. Mentre tutto si stravolge, l'ansia e la paura prendono il sopravvento, la scuola viene racchiusa in un computer, i vicini cantano dai balconi e gli amori vivono storie impossibili, il piccolo Mattia, grazie all'aiuto di una nonna che dai libri e dalle stelle ha appreso la tenera saggezza della vita, e di una sorella ribelle e affettuosa, comincerà a capire qualcosa di nuovo e importante: diventare grandi significa anche provare a scommettere sugli altri e imparare a fidarsi. Persino dei più acerrimi nemici. Massimo Gramellini, con la sua straordinaria empatia, ci racconta in una storia di sentimenti e speranze la sorprendente scoperta di potersi continuamente reinventare.
Deve piacere il genere e la penna dell'autore, la storia è raccontata dal punto di vista di un bambino
Mi è piaciuto, affronta temi attuali "con gli occhi" di un bambino
Premetto che questo è il primo libro che leggo di Gramellini, che già però conoscevo dai suoi articoli "Buongiorno" che scriveva su La Stampa e che adoravo. Il romanzo descrive con leggerezza, ma anche sensibilità, la situazione che tutti noi abbiamo vissuto durante il primo lockdown del 2020. Tutti noi ci possiamo trovare in alcune scene che vengono narrate. Sul finale mi sono anche commossa (chi l'ha letto potrà intuire in quale punto, non voglio fare spoiler). L'unica cosa che non mi ha convinta è che alcuni rapporti tra i personaggi, alcuni stati d'animo vissuti, è come se venissero poco approfonditi, lasciando il lettore un po' "a bocca asciutta".
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