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Indice
In sei settimane, tra la primavera e l'estate del 1940, una sola battaglia segnò la disfatta militare di una delle maggiori potenze mondiali. Il mondo guardò alla catastrofe dell'esercito francese - sino allora ritenuto tra i piú preparati - con sbalordimento ed angoscia. Come si era potuto verificare un tale disastro? Che cosa esso significava per il resto del mondo?Il 17 giugno, tre giorni dopo la vittoria nazista, William L. Shirer arrivò a Parigi come inviato speciale. Aveva lavorato in Francia dal 1925, ed aveva vissuto nella Germania nazista per sei anni. Si può dire dati da allora il suo proposito di verificare con adeguati strumenti storiografici gli eventi di cui era stato testimone. Nel 1960, dopo dieci anni di lavoro, Shirer pubblicava quella Storia del Terzo Reich che doveva affermarsi come una delle migliori sintesi sull'argomento. Dopo altri dieci anni di ricerche, lo studioso americano arricchisce il suo quadro mettendo a fuoco un momento centrale della piú vasta tragedia europea.Questo volume racconta la storia della caduta della Francia, sullo sfondo dettagliato della complessa realtà politica e sociale del paese. E anzi, offre qualcosa di piú: per rispondere ai molti «perché» insoluti, Shirer è risalito alle vicende della Terza Repubblica, sino al 1870. Una premessa vasta e necessaria, che consente al lettore di afferrare completamente i termini del dramma: l'inettitudine dei leaders e dei generali, la cecità dei politici, la viltà della stampa, la mistura di anticomunismo isterico («Meglio Hitler che Blum» ), antisemitismo, e falso patriottismo della borghesia francese: in una parola, il crescere della confusione, del cinismo e dello scoraggiamento. Il racconto culmina in crescendo con la avvincente ricostruzione della battaglia, ricca di particolari nuovi e sorprendenti.Come è sua consuetudine, Shirer si è documentato su un materiale sconfinato. Ha potuto parlare con i leaders della Terza Repubblica, come Paul Reynaud e Edouard Daladier, con generali, diplomatici, storici, giornalisti e semplici cittadini. Ha studiato i documenti riservati della commissione d'inchiesta nominata dopo la guerra per far luce sulla disfatta, il vasto materiale emerso nei processi che colpirono i collaborazionisti (soprattutto Pétain e Laval), i documenti segreti dell'alto comando francese e del Foreign Office catturati dai nazisti nel 1940, nonché quelli del Quai d'Orsay pubblicati di recente; e ancora, i diari e le memorie di centinaia di protagonisti, piccoli e grandi, del disastro in cui la Terza Repubblica trovò la sua fine.I lettori italiani avranno modo di apprezzare anche in quest'opera le migliori qualità di Shirer: la documentazione esauriente, le capacità di volta in volta analitiche e sintetiche, la qualità del racconto, sempre teso e avvincente.
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