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La calda vita di Florestano Vancini - DVD
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La calda vita di Florestano Vancini - DVD
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Descrizione


Sergia è una ragazza irrequieta che, in vacanza con due suoi coetanei, prima si lascia corteggiare da loro e poi si concede ad un uomo adulto incontrato per caso. La delusione spingerà il ragazzo più fragile e innamorato al suicidio.
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Dettagli

1964
DVD
8032134033670

Informazioni aggiuntive

Ripley's Home Video, 2005
Terminal Video
110 min
Italiano (Dolby Digital 1.0 - mono);Francese (Dolby Digital 1.0 - mono);Inglese (Dolby Digital 1.0 - mono)
Italiano; Italiano per non udenti
Wide Screen
trailers; filmografie; interviste; foto

Conosci l'autore

Florestano Vancini

1926, Ferrara

"Regista italiano. Autore, tra il 1949 e il 1959, di una quarantina di documentari, poi aiuto-regista per M. Soldati (La donna del fiume, 1954) e V. Zurlini (Estate violenta, 1959), esordisce come regista nel 1960 con il lungometraggio La lunga notte del '43, tratto da una «storia ferrarese» di G. Bassani, film esemplare per pulizia d'impianto ed efficacia di racconto, che segnala il regista tra i migliori della sua generazione. Dopo un episodio (La separazione legale) di Le italiane e l'amore (1962), stenta a trovare una felice fusione tra intenzioni e risultati. La banda Casaroli (1962) sulla delinquenza a Bologna nel dopoguerra, La calda vita (1964) da un romanzo di P.A. Quarantotti Gambini, Le stagioni del nostro amore (1966), storia di una crisi ideologica e intellettuale, hanno pregi...

Catherine Spaak

1945, Boulogne-Billancourt

Catherine Spaak è stata un'attrice di cinema e teatro, conduttrice televisiva, cantante e autrice. Nata in Francia, ma di origine belga e naturalizzata italiana, non ancora quindicenne esordisce sul grande schermo in una parte di sfondo nel cupo dramma carcerario Il buco (1960) di J. Becker, che le spalanca le porte del cinema. Nello stesso anno è chiamata da Alberto Lattuada, amico del padre (lo sceneggiatore Charles Spaak), per interpretare l’adolescente romantica protagonista dello «scandaloso» I dolci inganni (1960). Seguono pellicole che evidenziano il suo fascino acerbo e provocante grazie a ruoli a lei ben congeniali: è la ragazza sbarazzina che fa perdere la testa a un maturo Ugo Tognazzi nel satirico La voglia matta (1961) di Luciano Salce, la...

Jacques Perrin

1941, Parigi

Nome d'arte di J. Simonet, attore, regista e produttore francese. Figlio d’arte, esordisce sul grande schermo alla metà degli anni ’50, recitando in parti di sfondo, e incontra la grande occasione nel 1961 con il ruolo da protagonista nel drammatico La ragazza con la valigia di V. Zurlini. Biondo, viso di una bellezza languida e malinconica, è un coraggioso sottotenente in 317 battaglione d’assalto (1964) di P. Schoendoerffer, uno stralunato superstite in Vagone letto per assassini (1965) di C. Costa-Gavras, un paggio dongiovanni in Blanche. Un amore proibito (1970, di cui è anche produttore) di W. Borowczyk, un disilluso ufficiale in Il deserto dei tartari (1976) di V. Zurlini. Dopo l’esperienza televisiva (che ripeterà più volte nel corso degli anni), ritorna al successo cinematografico...

Gabriele Ferzetti

1925, Roma

"Nome d'arte di Pasquale F., attore italiano. Dopo un precoce esordio in Via delle Cinque lune (1942) di L. Chiarini, interpreta ruoli secondari sia nel cinema sia in teatro. Il suo trampolino di lancio è il Nastro d’argento ottenuto per il ruolo del marito tradito da G. Lollobrigida in La provinciale (1953) di M. Soldati. Nel corso degli anni ’50 si divide ancora fra teatro e cinema. Attore dalle notevoli capacità espressive, si sente a suo agio nei ruoli più disparati: è in grado di impersonare Puccini (nel film omonimo di C. Gallone, 1953) o l’arido borghese (in Camilla, 1954, di L. Emmer) o ancora il grande dongiovanni (in Le avventure di Giacomo Casanova, 1955, di Steno). La sua versatilità seduce anche M. Antonioni, che lo dirige in Le amiche (1955) e L’avventura (1960), rarefatti ritratti...

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