L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Saggi di: Laura Azzolina, Carlo Colloca, Alessandro Lattarulo, Stefano Neri, Emmanuele Pavolini, Stefania Profeti, Onofrio Romano,Massimo Tagarelli.
Nell’ultimo ventennio la sanità è diventata l’attività di maggior rilievo – sia in termini di competenze che di spesa – delle Regioni. Quali conseguenze ne sono derivate per la finanza pubblica e per la qualità delle prestazioni? Le distanze tra le Regioni si sono ridotte o sono invece aumentate? E che effetto hanno avuto i recenti tentativi del governo centrale di contrarre il deficit e controllare la spesa?Partendo dall’esperienza emblematica della Sicilia, la ricerca della Fondazione Res ha messo a confronto Regioni del Sud e del Centro-nord. Non solo il divario tra le due aree è marcato, ma è cresciuto nel tempo, sia dal punto di vista finanziario che delle prestazioni offerte. Nelle Regioni meridionali la sanità è arrivata a svolgere maggiormente funzioni improprie, più legate alla creazione di occupazione e alla distribuzione di risorse pubbliche per motivi di consenso politico, che alla sola promozione della salute e della cura. Questo fenomeno ha coinvolto una molteplicità di attori: dagli amministratori pubblici ai professionisti del settore (in primis i medici) alle imprese private erogatrici di servizi. Questo scenario è stato messo in discussione negli ultimi anni dal tentativo dei governi nazionali di porre sotto controllo la spesa regionale con lo strumento dei Piani di rientro. Non tutte le Regioni hanno però risposto secondo le attese ai nuovi vincoli (che prevedono tra l’altro sanzioni fiscali per i contribuenti). In alcuni casi gli amministratori locali hanno utilizzato consapevolmente i Piani per cercare di ristrutturare i propri sistemi sanitari, in altri casi hanno deciso di limitarne la portata. Su questi esiti hanno pesato molto le scelte strategiche delle leadership politiche maturate nei diversi contesti. Quanto avvenuto in Sicilia è particolarmente significativo. In pochi anni si stanno riportando sotto controllo i conti di una delle Regioni con più elevati deficit e con forti inefficienze. Dunque, il cambiamento è possibile, anche nei contesti più disagiati. Resta però da vedere in che misura si estenderà anche alla qualità delle prestazioni per i cittadini.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafetyibs@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore